Accordo trovato per far ripartire l’Autostrada Ferroviaria Alpina
Italia e Francia avrebbero raggiunto una intesa per la riattivazione del servizio tra Orbassano e Aiton, su cui dovrebbe ora esprimersi la Commissione Europea

Italia e Francia hanno trovato un accordo per far ripartire il servizio di trasporto combinato sulla Autostrada Ferroviaria Alpina, attivo in particolare sulla tratta tra l’interporto Sito di Orbassano e Aiton (Chambéry).
Lo riportano diverse testate citando come fonte una dichiarazione rilasciata dal presidente italiano della Commissione intergovernativa Torino-Lione, Paolo Foietta, in occasione di una recente riunione di questa a Torino. In particolare Foietta ha segnalato che nei prossimi giorni l’Italia presenterà una notifica alla Commissione europea, la quale dovrebbe esprimersi nel giro di qualche settimana, consentendo nel caso la riattivazione del servizio all’inizio del tra la fine dell’estate e l’inizio del prossimo autunno.
Sui treni, ha aggiunto Foietta, potranno transitare anche treni di trasporto combinato di altri operatori, quindi non solo della stessa Afa, joint venture tra Mercitalia e Sncf.
L’annuncio dello stop alle attività di Afa era arrivato alcune settimane fa con una lettera inviata dalla stessa società a clienti e fornitori in cui si indicava il 21 aprile come giorno del fine-corsa. Nella missiva, Afa spiegava lo stop con la assenza di sufficienti fondi assicurati dai governi di Italia e Francia.
In risposta a una interrogazione parlamentare presentata dal deputato Alessandro Cattaneo (Forza Italia), il viceministro alle infrastrutture e ai trasporti Edoardo Rixi aveva segnalato che Governo italiano e francese stessero valutando la riattivazione di una misura di contribuzione congiunta sulla falsariga della ‘norma merci’ (che prevede contributi alle imprese ferroviarie in misura proporzionale ai treni km effettuati), la quale avrebbe comunque dovuto ricevere il via libera dalla Commissione Europea. Nei giorni successivi allo stop, una interrogazione era stata presentata anche dall’europarlamentare Massimiliano Salini (Ppe), che alla stessa Commissione Europea chiedeva quale fosse lo stato delle trattative e se ritenesse strategica la riapertura del servizio.
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