Msc dice addio al progetto di un nuovo terminal intermodale a Cortenuova (Bergamo)
Il primo armatore al mondo nel settore container porterà avanti la sua strategia di sviluppo terrestre attraverso la partnership con Mercitalia

Com’era ormai prevedibile già dallo scorso marzo, il Gruppo Msc ha deciso di rinunciare al progetto di partecipare alla realizzazione e alla successiva gestione di un nuovo inland terminal a Cortenuova, in provincia di Bergamo. Lo ha rivelato, secondo quanto riporta il Corriere di Bergamo, il gruppo Vitali, l’altro socio nonchè lo sviluppatore immobilare di Cortenuova Freight Station (società al 60% di Medlog), iniziativa che, dopo 5 anni di attesa vana, non ha praticamente mosso ancora nemmeno i primi passi.
“Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 si erano creati i presupposti per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa attraverso il quale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti avrebbe potuto sancire l’interesse pubblico del progetto e avviare formalmente l’iter autorizzativo” hanno spiegato Vitali. “Tuttavia, nonostante l’apertura di tavoli istituzionali, nessuna decisione concreta è stata assunta fino ad oggi. Nel frattempo Msc ha ufficialmente comunicato il proprio disimpegno, decisione determinata non da problemi industriali o economici, ma dalle lungaggini autorizzative, dalle incertezze normative e dalla totale assenza di segnali chiari e tempestivi da parte delle istituzioni locali”.
Vitali però intende andare avanti: “Abbiamo deciso di guardare oltre — ha spiegato l’azienda — riprendendo le fila di questo importante progetto, confermando la nostra presenza come sviluppatori dell’area. Un approccio che mette al centro le esigenze del territorio e la riqualificazione dell’area delle ex Acciaierie di Cortenuova. Perciò abbiamo accolto con interesse le manifestazioni di altri operatori, a partire da Cisaf, già attivo nel vecchio scalo merci, così come di realtà nazionali ed europee pronte a scommettere su Cortenuova come nuovo polo intermodale della provincia di Bergamo. Dopo aver lasciato passare un treno ad alta velocità, ci auguriamo che questa sia finalmente l’occasione per dare ascolto e spazio ai “treni” tricolori locali, facendoli crescere”.
L’inland terminal bergamasco Cortenuova Freight Station secondo i progetti originari doveva nascere con un investimento all’epoca (2020) stimato in 100 milioni di euro e svilupparsi su un’area di 330mila metri quadrati raccordata alla ferrovia, con la riqualificazione di strutture (tra cui il centro commerciale) dismesse e già presenti. Il progetto prevedeva anche lo sdoganamento interno delle merci.
Accantonato questo progetto, per Msc il futuro retroportuale in Italia passerà dunque attraverso la partnership con le ferrovie dello Stato (Mercitalia Logistics) siglato nel 2023 e mirato a “sviluppare l’intermodalità fra trasporto marittimo e ferroviario con maggiori e più efficaci sinergie per ampliare – si legge negli annunci di allora – la rete logistica del trasporto merci da e verso i porti italiani ed europei, attraverso una newco per la creazione di nuovi terminal”.
L’accordo rientrava tra le azioni del Piano Industriale di Fs che prevede il potenziamento dei terminal esistenti e la realizzazione di nuovi hub multimodali al fine di incrementare i volumi delle merci trasportate via. L’accordo prevedeva anche la creazione di una nuova società controllata da Mercitalia Logistics (51%) e partecipata da Medlog (49%), società del Gruppo Msc che si occupa di intermodalità e logistica, con la finalità di progettare, realizzare e gestire nuovi terminal merci all’interno dei siti dei due gruppi in Italia.
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