Logistica: da domani via libera al reverse charge atipico
La possibilità per il committente di versare direttamente l’Iva allo Stato anziché all’appaltatore garantirà la massima trasparenza; già stimato il recupero di 600 milioni di euro dal contrasto alla frode fiscale

La misura del reverse charge atipico, attesa da tempo e frutto di un intenso dialogo tra le associazioni di categoria e le istituzioni, è ora pienamente operativa. L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 309107, ha approvato il modello e le istruzioni per esercitare l’opzione prevista dall’articolo 1, comma 60, della legge 30 dicembre 2024, n. 207. A partire da domani, 30 luglio 2025, il meccanismo dell’inversione contabile diventa pienamente applicabile.
Sia Assologistica che Confetra hanno salutato con grande favore l’introduzione di questa normativa, che punta a rafforzare la trasparenza e a contrastare le irregolarità fiscali nell’intera filiera, considerandola un passo cruciale per la salute del settore.
“Con questo atto si attua una delle riforme più strategiche che abbiamo contribuito a costruire,” ha dichiarato Umberto Ruggerone, presidente di Assologistica. “Il reverse charge rappresenta una svolta: permette di contrastare le irregolarità che danneggiano il settore e di restituire trasparenza a tutta la supply chain.” Assologistica ha giocato un ruolo attivo nella definizione tecnica e politica del provvedimento, in un confronto costante con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate.
Sulla stessa linea, Carlo De Ruvo, presidente di Confetra, ha espresso grande soddisfazione: “Ci sono voluti alcuni anni ma finalmente la nostra richiesta di estendere il reverse charge – ovvero la possibilità per il committente di versare direttamente l’Iva allo Stato anziché all’appaltatore garantendo in questo modo la massima trasparenza fiscale – è realtà.” De Ruvo ha sottolineato come questa misura permetterà allo Stato di recuperare un gettito Iva nell’ordine di circa 600 milioni di euro, un chiaro segno del contrasto alle frodi fiscali.
Entrambe le associazioni hanno espresso un sentito ringraziamento al vice ministro Maurizio Leo per aver ascoltato e compreso l’importanza di questa misura, e all’Agenzia delle Entrate per la tempestività nell’approvazione delle procedure.
Il reverse charge atipico si inserisce in un quadro di riforme più ampio – volto a rendere il settore logistico più moderno, competitivo e regolato – tra le quali c’è il “Cruscotto della logistica” proposto da Assologistica, introdotto nel recente Dl Infrastrutture. Questi elementi complementari compongono una strategia chiara a beneficio delle imprese e della committenza.
La logistica, spesso sotto i riflettori per pratiche illecite negli appalti, in questa norma trova un valido strumento di prevenzione delle frodi fiscali. L’azione delle associazioni non si ferma qui: Confetra ha rimarcato l’impegno delle imprese del settore a operare nella legalità e in un contesto sempre più sicuro per i lavoratori ed intende proporre un disegno di legge per fare ulteriore chiarezza sulla materia degli appalti, mentre Assologistica intende proseguire il lavoro, anche attraverso il tavolo congiunto attivato con Confindustria e Federdistribuzione, per estendere questi risultati a un più ampio progetto di logistica sostenibile, sia sul piano sociale che economico.
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