Export di pesche italiane favorito dalle carenze produttive di Spagna e Grecia
Germania, Austria e Svizzera sono storicamente i principali destinatari dei frutti italiani

In un contesto europeo caratterizzato dal calo a livello europeo (-7,2%, per circa 3,2 milioni di tonnellate), la produzione italiane di pesche e nettarine crescerà secondo le stime dello 0,5% nel 2025 (930mila tonnellate), collocando la Penisola in una buona posizione per le esportazioni. In particolare l’offerta di pesche italiane è in aumento rispetto ai livelli dell’anno precedente, quella di nettarine è stabile, mentre quella di percoche cala del 15%.
Lo scrive Ismea nell’ultimo report tematico, prevedendo in particolare buone opportunità per i frutti italiani a seguito delle carenze di prodotti provenienti da Spagna e Grecia. Il valore medio unitario del prodotto esportato è atteso su livelli simili se non superiori a quelli del 2023 ovvero di 1,49 €/kg.
Nel report Ismea offre anche una fotografia degli scambi commerciali di pesche, percoche e nettarine nel 2024. Nell’anno le esportazioni sono ammontate a circa 118mila tonnellate (+37% rispetto al 2023), di cui il 69% di nettarine, il 27% di pesche e il 4% di pesche e nettarine piatte, per ricavi a 161 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto all’anno precedente. Le importazioni hanno raggiunto le 119mila tonnellate (+19% rispetto al 2023) e il relativo esborso ha superato i 147 milioni di euro, in aumento del 9% su base annua nonostante la riduzione del 9% del prezzo medio del prodotto im-portato.
Il 69% dei volumi esportati dall’Italia nel 2024 ha riguardato le nettarine, il 27% le pesche e il restante 4% i frutti piatti. Per quanto concerne il calendario delle esportazioni dell’Italia, queste si concentrano nel periodo compreso tra giugno e settembre, per una quota del 97% dell’export annuo. Relativamente agli sbocchi di mercato, le vendite estere storicamente si concentrano in Germania (39% in valore), Austria (14%) e Svizzera (9%), paesi che coprono il 62% del valore delle esportazioni italiane di pesche e nettarine.
Nella campagna 2024 il principale mercato, ovvero la Germania, ha registrato un aumento dell’import in valore del 31% rispetto al livello del 2023. Oltre alla Germania, gli incrementi più significativi hanno riguardato Repubblica ceca, Svezia e Svizzera anche se in generale, sono aumentate le esportazioni verso tutti i principali clienti, con l’eccezione, tra i primi 10 mercati, della sola Slovenia.
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