Amazon, Dhl e Kn ancora sul podio dei 50 3Pl globali per volume d’affari
Savino Del Bene, unico italiano della lista, nel 2024 sale in 43esima posizione con un fatturato di 3,120 miliardi di dollari

Amazon, Dhl (con le divisioni Supply Chain & Global Forwarding) e Kuehne + Nagel sono nuovamente sul podio della classifica dei primi 50 principali operatori globali di servizi 3pl stilata da Armstrong & Associates Inc, che prende come parametro i ricavi lordi generati dall’attività logistica, sulla base di informazioni comunicate ufficialmente dalle società in questione o stimati dalla stessa A&A.
Anche per il 2024 dunque il primo posto tra i 3pl globali spetta al gruppo fondato da Jeff Bezos, che incrementa il fatturato toccando i 156.146 milioni di dollari. In seconda posizione Dhl, in lievissima flessione a 33,542 miliardi, così come Kuehne Nagel sul terzo gradino (ora con 30,283 miliardi). Invariate per la verità sono anche le due posizioni successive, rispettivamente di Dsv (23,335 miliardi) e Db Schenker (19,970 miliardi), nell’elenco ancora considerate separatamente considerato che la fusione è stata completata nell’aprile di quest’anno.
Qualche movimento si osserva invece nella fascia più bassa. Al sesto posto sale infatti Ceva Logistics, con ricavi 2024 pari a 18,3 miliardi di dollari, seguita da Nippon Express (17,005) e Ch Robinson (16,848). Il nono posto è di Maersk Logistics, divisione logistica del gruppo Maersk (14,920 miliardi), che supera così la cinese Sinotrans (14,465). In salita anche Gxo Logistics, undicesima con fatturato pari a 11,709 miliardi, mentre in dodicesima posizione, con ricavi in calo, si trova la statunitense J.B. Hunt (11,403 miliardi di dollari). Seguono Ups Supply Chain Solutions, che si conferma tredicesima con 11,165 miliardi, Expeditors (10,601 miliardi), e Geodis che scende al 15esimo posto (10,475 miliardi).
La classifica di Armstrong & Associates Inc. prosegue poi con realtà dai ricavi inferiori nel 2024 ai 10 miliardi di dollari. Si tratta nell’ordine di Dachser (che cresce a 8,690 miliardi), Rhenus Logistics (8,541 miliardi), Dp World Logistics (8,199 miliardi), del gruppo Usa Ryder Supply Chain Solutions (7,746 miliardi), di Kln (ovvero Kerry Logistics, di Hong Kong, con 7,506 miliardi), del gruppo statunitense Total Quality Logistics (6,884 miliardi), della sudcoreana Cj Logistics (6,150 miliardi). Nella fascia 5-10 miliardi si collocano infine l’azienda, pure sudcoreana, Lx Pantos (5,900 miliardi), seguita da Lineage Logistics, gruppo Usa specialista della catena del freddo (5,340 miliardi). L’elenco prosegue poi con due realtà giapponesi, ovvero Kintetsu World Express (5,199 miliardi) e Yusen Logistics (5,157 miliardi), quindi Uber Freight (5,141 miliardi), Logisteed, anch’essa giapponese, (5,081 miliardi) seguito da una new entry, il gruppo Usa Beon (Transportation Insight) con 5,010 miliardi.
La fascia che va dalla 30esima alla 50esima posizione include invece realtà dal fatturato 2024 inferiore ai 5 miliardi di dollari. La lista inizia con l’australiano Toll Group (4,700 miliardi), e continua con la statunitense Rxo (4,550 miliardi), con la cinese Jd Logistics (4,420 miliardi), il texano Wwex Group (4,380 miliardi), la tedesca Schneider (4,314 miliardi), la statunitense Penske Logistics (4,308 miliardi), la cinese Cimc Wetrans Logistics Technology (4,293 miliardi), la tedesca Hellmann Worldwide Logistics (3,952 miliardi), il gruppo Usa Hub Group (3,946 miliardi), il suo connazinoale – di Chicago – Echo Global Logistics (3,700 miliardi), Nfi, del New Jersey, (3,650 miliardi), la thailandese Awot Global Logistics Group (3,470 miliardi), e il francese Id Logistics Group (3,439 miliardi).
Da rilevare, quindi, in 43esima posizione, la presenza di Savino Del Bene, unico italiano della lista, con ricavi a 3,120 miliardi di dollari, che quindi migliora rispetto al 2023 (quando era 43esimo con un fatturato di 2,980 miliardi).
La classifica di Armstrong&Associates si chiude quindi con Saic Anji Logistics, realtà cinese controllata da Saic (2,986 miliardi), seguita dalla neozelandese Mainfreight (2,957 miliardi), da Landstar, con sede a Jacksonville, in Florida (2,900 miliardi), dall’austriaca Gebrüder Weiss (2,818 miliardi), dalla tedesca Arvato (2,700 miliardi), dall’azienda statunitense della logistica del freddo Americold (2,667 miliardi) e infine dalla britannica Culina Group (2,662 miliardi).
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY




