Prosegue il calo dei noli container dalla Cina all’Italia (-3%)
Le tariffe scendono sotto i 3mila dollari, mentre Drewry conferma la previsione di ulteriori flessioni nella seconda metà dell’anno
Decimo calo settimanale consecutivo per il World Container Index di Drewry. Secondo le rilevazioni della società di analisi, negli ultimi sette giorni i noli per il trasporto via mare di container (per box di 40 piedi) si sono attestati a quota 2.250 dollari, il 4% in meno rispetto all’ultimo aggiornamento e il 58% in meno rispetto a un anno fa.
Le quotazioni dei noli spot per spedizioni da Shanghai a Genova si sono mostrate all’incirca in linea con l’andamento medio, registrando una flessione del 3% che li porta sotto i 3mila dollari, precisamente a 2.978 dollari (-58% rispetto a un anno fa). Più marcato (-6%) il calo che si è osservato sulla rotta dal porto cinese a Rotterdam, i cui noli spot ora risultano però ora simili a quelli per trasporti con il capoluogo ligure (a 2.973 dollari). Parallelamente, prosegue il declino delle tariffe in direzione degli Usa, con la tratta Shanghai – New York in discesa del 5% a 3.463 dollari e quella verso Los Angeles del 3% a 2.412 dollari. Perfettamente stabili infine i costi del trasporto sulle rotte transatlantiche, con la Rotterdam – New York a 1.951 dollari e quella in direzione inversa a 839 dollari (0% di variazione per entrambe).
Secondo gli analisti di Drewry, l’andamento dell’ultima settimana mostra una tendenza alla stabilizzazione, che trae linfa anche dalla fine della corsa al frontloading da parte dei retailer statunitensi. Per quel che riguarda l’Europa, si osservano cali pur in presenza di una domanda ancora solida e di fenomeni di congestione portuale, per via dell’aumento dell’offerta di stiva che preme al ribasso sui prezzi.
Quanto alle prossime settimane e mesi, Drewry ha ribadito di ritenere che l’equilibrio tra domanda e offerta tornerà ad indebolirsi nella seconda metà del 2025, causando una contrazione dei noli spot, ma che su questo andamento permarranno le incertezze legate alle politiche tariffarie dell’amministrazione Trump, incluse quelle ‘
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