Polo logistico Alì, via ai lavori a Padova: tra sviluppo e polemiche
L’azienda, che ha voluto fermamente investire nella città dove è nata e si è sviluppata, promette opere di compensazione di valore ambientale

Il gruppo della grande distribuzione Alì ha annunciato l’avvio del cantiere per il suo nuovo polo logistico a Padova, nella frazione di Granze di Camin. Il progetto, che ha scatenato un’accesa battaglia politica e civile sul tema del consumo di suolo agricolo pubblico, come informa vez.news, si avvia quindi a diventare una delle opere logistiche più importanti per il Nord-Est.
La costruzione del maxi-hub su un’area di 15 ettari ai margini della zona industriale di Padova Est è stata al centro di mesi di discussioni e proteste. Le associazioni e i comitati civici hanno denunciato il sacrificio di suolo agricolo, definendo il progetto una “colata di cemento”. L’opposizione ha trovato riscontro anche all’interno della maggioranza comunale, che si è spaccata al momento del voto. La delibera è stata approvata il 27 maggio 2024, con un risultato molto serrato che ha dimostrato la profonda divisione sulla questione. L’assessore alle Attività Produttive, Antonio Bressa, aveva presentato il progetto come un’opportunità di sviluppo, sottolineando le promesse dell’azienda: la creazione di oltre 300 posti di lavoro e l’impegno a realizzare opere di compensazione di valenza ambientale.
Alì, in una nota stampa, ha espresso la propria soddisfazione per l’inizio dei lavori, che garantiranno un’occupazione di almeno tre anni a un centinaio di dipendenti di venti ditte locali. L’azienda sottolinea che l’opera, una volta completata, porterà un beneficio economico di oltre 100 milioni di euro sul territorio. “L’ambizione del Gruppo Alì, rimasta immutata nel corso del tempo, è quella di realizzare un’opera che risponde ai più alti standard dal punto di vista logistico e ambientale. A tal proposito ricordiamo che realizzeremo un bosco urbano con oltre 2500 piante e vegetazione, oltre a nuovi invasi per la raccolta delle acque piovane. Abbiamo voluto fortemente investire su Padova, perché la nostra azienda è nata e si è sviluppata qui. Qui abbiamo le nostre radici e vogliamo continuare a crescere insieme alla nostra città» concludeva la nota del Gruppo.
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