Trattative più rapide per l’immobiliare logistico italiano nella prima metà del 2025
Il Borsino di World Capital segnala anche canoni prime in crescita, con un nuovo record (76€/mq/anno) a Milano

Accelerazione nei tempi di chiusura delle trattative (il 40% si conclude entro otto mesi), sconti frequenti sui canoni (nel 65% dei casi tra il 10% e il 20% rispetto alla richiesta), affari conclusi in buona parte (50%) per immobili di taglio medio-grandi (tra i 5.000 mq e i 15.000 metri quadrati).
Si tratta delle principali tendenze riscontrate dall’ultimo Borsino Immobiliare della Logistica, realizzato da World Capital Group con Scenari Immobiliari, e relativo al primo semestre del 2025. L’analisi ha anche riscontrato che ad oggi oltre il 30% dei nuovi sviluppi avviene su aree brownfield, a riprova di un interesse crescente per operazioni di rigenerazione urbana.
Relativamente al volume degli investimenti e del take up, il report offre per l’Italia dati simili a quelli forniti nelle sorse settimane anche da altri operatori del settore. Secondo Wcg, nel primo semestre dell’anno il comparto logistico ha totalizzato 910 milioni di euro di investimenti, rappresentando il 17,7% del volume complessivo del real estate italiano, mentre il take up è stato pari a 950.000 metri quadrati, con nuovi sviluppi in pipeline nei prossimi tre anni per circa 4,2 milioni di metri quadrati, a fronte di uno stock complessivo di 49,4 milioni di metri quadrati. L’analisi territoriale ha evidenziato una domanda particolarmente alta in Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio, mentre l’offerta inizia a mostrare segnali di compressione nelle aree a maggiore intensità logistica, confermando l’interesse per soluzioni moderne, sostenibili ed efficienti.
Passando ai canoni, il Borsino ha quindi rilevato un aumento di quelli prime, con Milano che raggiunge i 76 €/mq/anno, segnando un nuovo massimo storico. Napoli si attesta su 75 €/mq/anno, seguita da Roma con 73 €/mq/anno, mentre spiccano Firenze (100 €/mq/anno) e Prato (95 €/mq/anno), che si allineano ai principali standard europei.
Il canone medio nazionale, invece, considerando immobili nuovi e usati, si attesta a 61,85 €/mq/anno. Per quel che riguarda il mercato second hand, il report riscontra un andamento stabile, con canoni che variano sensibilmente in base a ubicazione, stato conservativo e caratteristiche dell’immobile. Per fare qualche esempio, a Milano la media è di 70 €/mq/anno (contro i 76 €/mq/anno del nuovo). Situazione simile a Roma (73 €/mq/anno nuovo, 62 €/mq/anno usato) e Napoli (75 €/mq/anno nuovo, 60 €/mq/anno usato).
Resta infine positivo il punto di vista degli operatori e degli sviluppatori sul mercato. Tra i primi, il 50% lo considera stabile, mentre la percentuale restante si divide equamente in dinamico e instabile. Guardando al futuro, il 50% prevede una crescita e il 30% stabilità, mentre solo il 20% teme una contrazione. Ancora più ottimisti gli sviluppatori immobiliari, tra i quali il 75% si aspetta una fase di stabilità, con il restante 25% che prevede una crescita.
“Il mercato immobiliare logistico italiano continua a dimostrarsi attrattivo sia per investitori che per occupier, grazie a un mix virtuoso di performance economiche, crescita dei canoni e stabilità dei rendimenti – ha commentato Andrea Faini, Ceo & Founder di Wcg, secondo il quale la crescite degli sviluppi su aree brownfield e la diffusione di standard europei dimostrano “che il settore è maturo, resiliente e competitivo a livello internazionale”.
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