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Trasporti

Prosegue anche ad agosto la crescita inattesa delle spedizioni aeree globali (+5%)

Gli analisti di Xeneta invitano però alla cautela considerando che l’aumento non è conseguenza di maggiori scambi commerciali

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
5 Settembre 2025
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Non solo luglio. Anche agosto, secondo l’ultimo aggiornamento di Xeneta, si è rivelato un mese di netta quanto inattesa crescita per il settore delle spedizioni per via aerea, con una domanda in aumento del 5% (stesso livello del mese precedente), a fronte di un incremento di stiva lievemente inferiore (+4%) e quindi un dynamic load factor in calo (di un punto percentuale) al 56%.

Pur positivo, l’andamento però secondo gli analisti non deve indurre a troppo ottimismo, anche perché si è accompagnato a un calo dei noli (-3% anno su anno), attestatisi ora su un valore medio di 2,55 dollari per kg.

Guardando più da vicino alla crescita dei traffici, secondo Niall van de Wouw, responsabile Cargo aereo della società di analisi, questa è da ricondurre principalmente a quel tipo di clientela (spedizionieri e caricatori) che si serve del trasporto per via aerea solo quando non può farne a meno. In altre parole, l’aumento della domanda osservata ad agosto non deriva da volumi maggiori spediti da quei settori (deperibili, pharma, e così via) che rappresentano la clientela abituale di questa modalità di trasporto e quindi non è stata il frutto di maggiori scambi economici ma di un recupero di quota di questa modalità di trasporto a discapito delle altre. Solo una limitata quota extra è infine derivata dall’e-commerce. Da qui, appunto, l’invito di Xeneta alla cautela nel guardare i dati e soprattutto a non considerare l’andamento delle spedizioni aeree – come spesso invece si è fatto in passato – come predittivo delle tendenze economiche globali.

Nel concreto, secondo alcuni operatori interpellati da Xeneta, al momento si osserva un aumento delle spedizioni di merce legata al settore della Ai, ma le aspettative sono basse per ambiti come quelli di automotive, pharma e hi tech che sono solitamente i maggiori utenti del trasporto merci per via aerea.

Di queste diverse tendenze secondo Xeneta si trova riscontro nell’andamento al ribasso dei noli spot, in flessione per tutti i maggiori corridoi globali. Nello specifico, sulle rotte di uscita dal Sud Est asiatico verso Nord America ed Europa sono diminuiti del 20% anno su anno, attestandosi rispettivamente a quota 4,8 e 3.05 dollari per kg. Di poco migliori le performance dal Nord Est asiatico verso il Nord America (-8% rispetto all’agosto 2024 e stabili rispetto a luglio) a 4,78 dollari/kg, mentre dalla stessa area verso l’Europa i noli, pari a 4,01 dollari/kg, sono calati del 4% rispetto al mese precedente mostrandosi in linea con quelli di un anno prima. A sfuggire a queste logiche sono le rotte transatlantiche, con noli superiori del 5% a quelli dell’agosto 2024 a 1,82 dollari per kg, ma con un declino nelle ultime settimane del mese, per effetto sia delle vacanze estive sia per la fine del frontloading.

Guardando infine alle possibili prossime evoluzioni del mercato, in particolare in relazione alla recente abolizione del regime del de minimis negli Usa, Xeneta invita a prestare attenzioni a due aspetti. Il primo è che questa modifica normativa non impatterà solo le spedizioni b2c ma soprattutto quelle b2b, sulle quali già si stanno osservando gli effetti, in particolare per le operazioni delle Pmi. Il secondo è che questo regime potrebbe favorire le spedizioni cinesi nel paese, rispetto a quelle europee, perché le prime potrebbero trarre vantaggio dai loro costi di produzione inferiori.

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