Droni Flying Basket per la logistica alpina d’alta quota
Un progetto avviato durante l’estate ha permesso la consegna a quattro rifugi di beni per oltre una tonnellata
Ventuno voli, quattro rifugi alpini raggiunti, oltre una tonnellata di carico trasportato. Sono i numeri del progetto pilota realizzato da FlyingBasket, tech company altoatesina attiva nella progettazione e sviluppo di droni cargo per la logistica, per conto della Provincia Autonoma di Bolzano che ha preso vita questa estate. Uova, birra, latte, pane e succo di mela, così come estintori, sono stati i principali beni trasportati ad alta quota, mentre sulla via del ritorno i velivoli a guida autonoma hanno ricondotto a valle casse e fusti vuoti.
A essere stati serviti da questo innovativo progetto sono stati in particolare i rigugi Borletti, Payer, Vedretta Pendente e Vallaga, con voli che hanno raggiunto quote di oltre 3.000 metri e che hanno movimentato fino a 90-120 kg all’ora, per un totale di circa 1.000 kg di beni consegnati.
Tradizionalmente, ricorda Flying Basket, i rifornimenti dei rifugi avvengono tramite elicotteri, con costi elevati e impatti ambientali significativi. Rispetto a questa modalità, i droni cargo rappresentano un’alternativa più sostenibile, efficiente e sicura. In particolare in un contesto come quello altoatesino, dove il turismo è in crescita e i rifugi sono sempre più frequentati, la logistica diventa una sfida centrale, consentendo di limitare alcune delle criticità legate all’overtourism.
“Siamo molto orgogliosi di aver portato a termine con successo questo progetto – ha dichiarato Moritz Moroder, Ceo e cofondatore di FlyingBasket, nata in Alto Adige nel 2015. “I droni cargo possono rappresentare una rivoluzione nella logistica alpina: più sostenibili degli elicotteri, più sicuri ed economici, capaci di servire i rifugi senza impattare negativamente sull’ambiente. È un passo importante che rafforza il legame tra innovazione tecnologica e territorio, con l’obiettivo di rendere la montagna sempre più accessibile e rispettata».
Il progetto pilota condotto nell’estate 2025 – ha commentato l’assessore alle Opere Pubbliche della Provincia Autonoma di Bolzano, Christian Bianchi – “ha dimostrato che il rifornimento dei rifugi alpini tramite droni è oggi una realtà concreta e affidabile”. Come Provincia, ha aggiunto, “continueremo a sostenere con convinzione questi progetti innovativi”.
Nel dettaglio, il progetto ha assicurato al rifugio Borletti, a 2.188 metri di quota, 391 kg di carico, superando un dislivello di 580 metri; il rifugio Payer, a 3.023 metri, ha visto consegnati 40 kg, guadagnando ben 1.190 metri di quota; il rifugio Vedretta Pendente, situato a 2.586 metri, ha ricevuto 260 kg di materiali con voli che hanno superato i 900 metri di dislivello; infine, il rifugio Vallaga, a 2.481 metri, ha ricevuto 337 kg di beni, con un dislivello di 600 metri. Ciascuna missione è stata portata a termine nell’arco di una singola giornata, con durate comprese tra due ore e quaranta minuti e poco meno di cinque ore.
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