In aumento ad agosto le esportazioni italiane verso paesi Ue (+5,4%)
I contributi maggiori arrivano da Francia (+20,6%), Paesi Bassi (+13,5%) e Spagna (+9,4%)

Se le vendite italiane verso gli Usa ad agosto hanno vissuto un vero e proprio tonfo (-21,1%), trascinando verso il basso l’intera performance delle esportazioni in direzione di paesi extra Ue (-7,7%), un piccolo segnale positivo arriva invece dal fronte europeo.
Secondo l’ultima nota dell’Istat, le esportazioni verso l’area nel mese sono cresciute del 2,1% su base mensile e del 5,4% su base annua. Parallelamente, le importazioni dall’Ue risultano rispettivamente in calo del 3,7% e del 3%.
Complessivamente, ovvero considerando congiuntamente le due aree, Istat rileva ad agosto una flessione tendenziale dell’1,1% in termini monetari e del 2,8% in volume. L’import registra una flessione tendenziale del 3,0% in valore, determinata dalla riduzione degli acquisti da entrambe le aree, Ue (-3,0%) ed extra Ue (-2,9%), mentre in volume, le importazioni diminuiscono del 4,1%.
Guardando alle esportazioni, come già evidenziato i paesi che forniscono i contributi maggiori alla flessione sono Stati Uniti (-21,1%), Turchia (-25,9%) e Cina (-16,3%). Quelli positivi arrivano invece perlopiù da paesi comunitari o europei, in particolare da Francia (+20,6%), Spagna (+9,4%), Paesi Bassi (+13,5%), Regno Unito (+7,3%) e Belgio (+8,8%).
Facendo un bilancio dei primi 8 mesi dell’anno, l’istituto rileva nel complesso una crescita tendenziale dell’export del 2,6%, spiegata dalle maggiori vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+34,8%), mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli (+12,1%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti e prodotti alimentari, bevande e tabacco (per entrambi +4,8%). Per tutti gli altri settori si rilevano riduzioni nelle vendite: le più ampie per coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,6%) e autoveicoli (-9,3%).
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