Export Marche in calo (-3,3%) nel primo semestre 2025
Bankitalia rileva una flessione del 20% nelle vendite verso gli Usa, soprattutto di prodotti pharma
L’economia marchigiana sta ancora attraversando una fase ciclica debole e caratterizzata da rilevanti elementi di incertezza, pur in presenza di alcuni segnali incoraggianti. Lo scrive Banca d’Italia in un aggiornamento in cui rileva un aumento dello 0,5% dell’attività economica regionale rispetto allo stesso periodo del 2024, in linea con l’andamento italiano nel suo insieme.
Nell’industria il calo dell’attività, già osservato dal 2023, è proseguito nell’anno in corso, sebbene in attenuazione rispetto al 2024, con una contrazione rilevata tra diversi comparti e in particolare in quello della moda. In questo quadro, le esportazioni regionali hanno registrato un calo del 3,3 % in termini nominali rispetto allo stesso periodo del 2024, a fronte di un parallelo aumento del 2,1% in Italia.
La flessione, scrive Bankitalia, è riconducibile “principalmente ai prodotti farmaceutici, alle macchine per l’agricoltura […], alle calzature e agli articoli di abbigliamento”, mentre sono aumentate le vendite estere di prodotti della metallurgia e della cantieristica navale. Guardando ai mercati di destinazione, i due principali – ovvero quelli di Francia e Germania – hanno registrato una flessione, così come nel complesso l’intera Ue (-8,1%). In positivo invece l’export extra Ue (+3,2%), per effetto soprattutto dei mezzi navali venduti in Svizzera.
Da rilevare infine il calo, di “oltre un quinto”, delle esportazioni negli Stati Uniti, con un calo che nella prima metà dell’anno ha interessato “tutte le principali categorie merceologiche ed è stato particolarmente intenso per gli articoli della farmaceutica”.
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