Sequestri e perquisizioni in corso per Amazon a Cividate al Piano e nella sede di Milano
La Guardia di Finanza ipotizza il reato di contrabbando di prodotti di origine cinese
Una operazione della Guardia di Finanza è in corso in “due siti Amazon” italiani nell’ambito di una indagine relativa all’ingresso illegale di prodotti cinesi nella Penisola che potrebbe estendersi ad altri paesi Ue.
Secondo quanto riporta Reuters citando fonti con diretta conoscenza della materia, “dozzine” di ufficiali, insieme a funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno al momento posto sotto sequestro circa 5mila prodotti nell’hub di Cividate al Piano dell’azienda, in provincia di Bergamo. Parallelamente gli agenti hanno posto sotto sequestro materiale It nel quartier generale Amazon a Milano e identificato il manager responsabile per le attività di trasporto sul territorio nazionale.
Secondo gli inquirenti, Amazon avrebbe agito come un ‘cavallo di Troia’, permettendo a un numero non ancora noto di merci cinesi di circolare in Italia senza essere tassate correttamente. Tra i prodotti sequestrati a Cividate figurano giocattoli, cover per telefoni cellulari, friggitrici ad aria, penne e piccole forbici.
L’inchiesta, scrive ancora l’agenzia, rappresenta una nuova linea di indagine derivante da un caso precedente di presunta evasione fiscale da 1,2 miliardi di euro ed è guidata dai procuratori di Milano insieme alla sede di Monza della Guardia di Finanza. Nell’indagine si ipotizzano reati di contrabbando commessi da parte di “decine di società italiane”, molte delle quali sarebbero “coperture per entità cinesi”, e dallo stesso manager. In sostanza, gli inquirenti sospettano che le merci fossero immesse in Ue dalla Cina nell’Unione Europea e poi in Italia attraverso canali attualmente sconosciuti, senza che venissero pagate tasse sulle vendite o dazi doganali. I prodotti sarebbero poi stati spostati e venduti sul territorio italiano tramite il marketplace di Amazon. Oltre che sul presunto contrabbando, l’indagine verterebbe sulle possibili violazioni del codice doganale Ue.
Dalla scorsa estate, scrive ancora Reuters, due altre indagini stanno avanzando con la collaborazione di Amazon. Secondo le fonti dell’agenzia, I prodotti interessati potrebbero essere oltre mezzo milione, mentre l’indagine potrebbe estendersi ad altri paesi della Ue.
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