Accordo raggiunto per Yoox, i licenziamenti interesseranno 145 dipendenti
Sindacati soddisfatti per ’intesa raggiunta al Mimit, che prevede l’adesione volontaria alla procedura

Sindacati, ministero delle Imprese e del Made in Italy e Regione Emilia Romagna si sono detti soddisfatti dell’accordo raggiunto ieri al Mimit che mette fine alla vertenza Yoox, scaturita dall’annuncio della azienda di voler avviare una procedura di licenziamento collettivo per 11 dei suoi 1.091 dipendenti italiani.
L’intesa, già sottoscritta dalle parti, prevede che questa interessi solo 145 tra i lavoratori attivi tra le sedi di Zola Predosa, dell’interporto di Bologna e in quelle milanesi. Altri 66 manterranno invece il posto di lavoro. Per i dipendenti che rimangono coinvolti dalla procedura il rapporto di lavoro, scrivono in una nota Filcams, Fisascat e Uiltucs – si concluderà “previa adesione volontaria alla non opposizione al licenziamento” e “con incentivazione”. Qualora non si giungesse volontariamente alla risoluzione dei 145 rapporti di lavoro, vi sarà la possibilità di accedere alla Cigs per la durata di sei mesi. L’accordo prevede inoltre una clausola di salvaguardia che impegna Yoox, qualora nel corso del 2026 dovesse aprire nuove procedure di licenziamento collettivo, a riconoscere ai lavoratori oggi esclusi dagli esuberi condizioni almeno pari (in termini di tutele, incentivo e ammortizzatori sociali) a quelle previste oggi.
Commentando la sigla dell’intesa, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno evidenziato di valutare “positivamente” il ruolo svolto dal Ministro Adolfo Urso e dalle istituzioni regionali e comunali, i quali a dire delle tre sigle hanno “garantito un supporto costante e determinante per la conclusione della procedura, con l’obiettivo prioritario di ridurre l’impatto sociale sui territori”. Il titolare del Mimit, ricordando che l’accordo dovrà essere votato dai lavoratori, ha aggiunto che ora l’impegno delle parti sarà finalizzato “al pieno rilancio produttivo e commerciale dell’azienda”.
Soddisfatto anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, che ha sottolineato come l’intesa centri “i tre obiettivi che ci eravamo dati fin dall’inizio della crisi”, ovvero quello della “continuità dell’attività aziendale sul territorio di Bologna, l’attivazione di ammortizzatori sociali e la massima salvaguardia dei livelli occupazionali nonché l’individuazione di percorsi che garantissero le migliori condizioni di uscita volontaria per le lavoratrici e i lavoratori che intendessero farne uso”.
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