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Il tema delle scorte in magazzino continua a preoccupare retailer e operatori logistici

Vismara (Manhattan Associates): “I retailer italiani sempre più attenti a garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti per far fronte ai picchi di domanda dell’ultimo minuto”

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
28 Novembre 2024
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Inflazione, criticità legate agli stock, cambiamenti nelle abitudini dei consumatori sono alcuni dei fattori che stanno influenzando l’attività di retailer e attori della supply chain in vista dell’imminente stagione natalizia. A mostrarlo, una indagine condotta da Manhattan Associates tra 500 manager o figure senior attive nel settore retail e della logistica della supply chain negli Stati Uniti, le cui risultanze – ha sottolineato a SUPPLY CHAIN ITALY il sales director della società, Roberto Vismara – sono però in gran parte riscontrabili anche nel contesto italiano.

“Il tema della gestione delle scorte rimane centrale, con i retailer italiani sempre più attenti a garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti per far fronte ai picchi di domanda dell’ultimo minuto, evitando stock-out che potrebbero compromettere le vendite” ha evidenziato il manager. “Inoltre, l’inflazione e i cambiamenti nelle abitudini di acquisto stanno spingendo verso un uso più strategico della tecnologia, inclusa l’intelligenza artificiale, per migliorare la visibilità sugli stock e ottimizzare le operazioni”. Secondo il sales director di Manhattan Associates, questa tendenza si accompagna a una “crescente attenzione verso la pianificazione anticipata, fondamentale per affrontare un periodo di shopping più lungo e scaglionato”. Anche in Italia, infine, si assisterà secondo la società a una maggiore integrazione tra automazione e gestione omnicanale, “aspetti fondamentali per rispondere alle aspettative di consumatori sempre più esigenti in un mercato in continua evoluzione”.

Passando alla survey, come visto uno dei punti centrali – ovvero di maggiore interesse per gli intervistati – è quello dello stock in magazzino. L’87% dei retailer interpellati ha segnalato di avere predisposto misure per garantire la disponibilità dei prodotti più richiesti durante questo periodo di punta, ma ciononostante il 39% continua a considerare la scarsa disponibilità degli articoli in stock la preoccupazione principale.
La maggior parte degli operatori del retail (82%) segnala inoltre di avere in programma misure per gestire i picchi di ordini dell’ultimo minuto durante le festività natalizie, in particolare il 71% pianifica di aumentare i prodotti in stock nei punti vendita. Tra loro, una quota dell’11% afferma di non avere sufficiente visibilità sulle scorte in vista delle festività natalizie. Tra gli operatori della logistica della supply chain, a essere preoccupato per la carenza di scorte è il 62% del campione, mentre quasi il 70% teme i cambiamenti economici.

Considerando gli aumenti di prezzo legati all’inflazione, consumatori e retailer si stanno preparando a un periodo di shopping più lungo. Il 40% dichiara di voler iniziare a fare compere prima del solito e una quota pari prevede di fare la maggior parte degli acquisti online. Per rispondere a comportamenti di acquisto in evoluzione, i retailer stanno già pianificando in anticipo i picchi degli ordini dell’ultimo minuto, e in particolare l’82% sta sviluppando strategie per gestire le richieste di fine stagione.

In un contesto critico anche sotto il profilo della domanda e offerta di lavoro, gli intervistati di entrambe le categorie hanno dichiarato di effettuare maggiori investimenti in tecnologia e automazione per far fronte alle esigenze del periodo natalizio, affidandosi intelligenza artificiale per effettuare previsioni sulla domanda e ottimizzare le operazioni. Tra loro, l’80% ha dichiarato che sfrutterà l’AI per migliorare la gestione dello stock, la previsione della domanda e il servizio clienti durante le festività. Il 61% degli intervistati del settore retail ritiene che questa avrà un ruolo nella strategia di supply chain per le festività natalizie, e quasi la metà (49%) prevede di sfruttarla per la gestione dello stock. L’AI viene inoltre sfruttata dal 48% del campione per migliorare le interazioni con i clienti e gestire le richieste di informazioni.

Andando a guardare più da vicino il tema occupazionale, infine, il 44% dei retailer prevede quest’anno di ridurre le assunzioni stagionali, mentre il 68% le considera non prioritarie. Al contrario, il 58% degli attori della supply chain stima di aumentare la propria forza lavoro per gestire al meglio i picchi di domanda, nonostante le carenze di manodopera. Per compensare le minori assunzioni stagionali, il 35% dei retailer sta infine ricorrendo all’automazione, mentre il 52% degli operatori della supply chain dichiara di investire nel miglioramento dei software logistici.

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