Due sequestri per quasi 5 milioni di euro ad aziende di trasporti e logistica
Nei guai una ditta individuale marchigiana e una cooperativa modenese
Due sequestri dal valore complessivo di quasi 4 milioni di euro sono stati disposti dalla Guardia di Finanza nel mese di agosto nei confronti di due diverse aziende di trasporti con base nelle Marche e in Emilia Romagna.
A darne conto sono alcune testate locali. Il primo caso, che ha interessato il nucleo di Civitanova Marche, riguarda una frode fiscale messa in atto da un imprenditore del trasporto su strada, che ha portato al fermo di automezzi, immobili e disponibilità finanziarie per 3,4 milioni di euro circa.
Da un normale accertamento, la GdF di Civitanova aveva in primo luogo riscontrato indici di pericolosità tributaria per una ditta individuale, portando quindi a verifiche più approfondite sull’attività relativa agli anni dal 2017 al 2022. Gli ulteriori accertamenti hanno appurato che l’imprenditore non aveva presentato le dichiarazioni ai fini delle imposte dirette e dell’Iva per alcuni anni, realizzando un’evasione fiscale pari appunto ad oltre 3,4 milioni di euro. Il titolare è stato quindi denunciato alla Procura di Macerata per le ipotesi di reato di omessa dichiarazione, dichiarazione infedele e occultamento di scritture contabili obbligatorie. Dalle indagini è inoltre emerso che l’impresa aveva beneficiato senza averne titolo di finanziamenti con garanzia statale per oltre 175mila euro. Attività che è costata all’imprenditore anche la denuncia per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche all’autorità giudiziaria competente e la richiesta di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo equivalente a quello indebitamente ottenuto.
Nel mese appena concluso, un’altra operazione è stata inoltre messa a segno dalla Guardia di Finanza di Modena, che ha comunicato di avere eseguito un sequestro preventivo nei confronti di una cooperativa attiva nella movimentazione merci e nei trasporti su strada per circa 500mila euro, bloccando in particolare disponibilità finanziarie, quote sociali, un’autovettura e un immobile a Cerignola. La società, accusata di avere omesso il versamento di ritenute certificate e Iva per oltre 1,3 milioni di euro, relativi agli anni d’imposta 2021 e 2022, si è poi rivelata essere in una situazione di insolvenza grave, con debiti fiscali e contributivi complessivi superiori a 5,3 milioni di euro. Il Tribunale di Modena, su richiesta della Procura, aveva già disposto già a maggio l’apertura della liquidazione giudiziale della cooperativa, mentre degli ultimi giorni è appunto la novità del sequestro, disposto per impedire che i beni possano essere ceduti, nascosti o utilizzati prima della conclusione del procedimento penale.
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