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Economia

Export di componentistica made in Italy in calo (-3,1%) nel 2024

La Germania resta il primo paese di destinazione pur segnando un calo del 5,8%

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
8 Settembre 2025
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Componentistica automotive

Nel 2024, l’export della componentistica italiana per l’automotive ha registrato una flessione in valore (-3,1%) ammontando complessivamente a 24,6 miliardi di euro, il 4% circa dell’export totale del paese (6,3% al netto dell’energia).
Parallelamente, si è assistito a un calo delle importazioni (-8,7%) per un valore di 17,8 miliardi di euro (il 3,1% dell’import italiano totale, 4,5% al netto dell’energia).
A fornire i numeri è Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), che rispetto in particolare alle vendite estere segnala un declino più contenuto nella prima parte del 2024 (-2,8% il primo trimestre e -0,7% il secondo), in aumento poi nella seconda (-3,5% il terzo trimestre e -5,7% il quarto).

La Germania si è confermato il primo paese di destinazione della produzione italiana, per un valore di 4,9 miliardi di euro (19,9% del totale esportato), in calo del 5,8% sul 2023. Considerando i maggiori paesi dell’area UE+EFTA+UK, si osservano flessioni anche verso Austria (-18,5%), Belgio (-12,7%), Svezia (-7,5%), Spagna (-6,7%) e Paesi Bassi (-5,5%), mentre cresce l’export cresce (+6,4%) in direzione del Regno Unito. Cali si osservano inoltre verso Stati Uniti (-15,4%), Giappone (-10,5%), India (-13,8%), Corea del Sud (-27,9%), Canada (-16,5%), Turchia (-13,7%) e Cina (-11,5%).

Restringendo lo sguardo alla sola area Ue27+UK, l’export 2024 della componentistica automotive è stato pari a 18 miliardi di euro (-3,2%), pesando per il 73% del totale (72,7% nel 2023). Quello verso i paesi extra Ue è stato di 6,6 miliardi di euro (-2,9%).

La classifica dell’export per paesi di destinazione vede al 1° posto, come detto, sempre la Germania; seguono Francia (11,9% di quota), Spagna (7,5%), Polonia (7,3%), Ue (5,5%), Usa (5,1%), Turchia (3,7%), Messico (3,7%), Brasile (3,4%) e Austria (3,1%).
Verso il Nord America, le aziende italiane esportano componenti per 2,2 miliardi di euro, in calo del 3,5%. Nel dettaglio, flette l’export sia verso gli Usa (del 15,4%), sia verso il Canada (16,5%), mentre aumenta del 22,2% verso il Messico. Le esportazioni italiane di componenti verso l’area Mercosur valgono invece 925 milioni di euro, in crescita del 6,7% rispetto al 2023.
Passando all’Asia, il primo mercato di esportazione è la Cina (come nel 2023) con 260 milioni di euro (-11,5%). Le vendite dirette in Giappone, seconda destinazione nell’area, ammontano invece a 257 milioni di euro, in calo tendenziale del 10,5%.

Dal lato delle macro-classi, il comparto delle parti meccaniche (incluso accessori, vetri) totalizza, nel 2024, il 66,5% del valore dell’export con 16,4 miliardi di euro (-4,5% rispetto al 2023). Seguono i motori, che valgono 3,9 miliardi di euro (-2,4%) pesando per il 16% sul totale, mentre le vendite estere di componenti elettrici ed affini, in calo dello 0,2% rispetto al 2023, pesa per il 9,5%. Infine, pneumatici e articoli in gomma per autoveicoli presentano un valore di export pari a 1,95 miliardi di euro (+4,5% tendenziale).

La componentistica automotive italiana, ha commentato Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia, “ha vissuto un 2024 complesso, segnato dal significativo calo della produzione di autoveicoli sia a livello europeo, sia nazionale”. Una contrazione che “ha reso più difficile per i fornitori sostenere i costi fissi, aggravando ulteriormente la loro situazione economica già minata da una fase di forte instabilità del commercio internazionale”. Le criticità alla base di questa situazione paiono permanere anche nel 2025, con un mercato in sofferenza e livelli di produzione ancora bassi per l’industria automotive europea e italiana. Ulteriori difficoltà arrivando dalle incertezze nel percorso verso la decarbonizzazione coì come dall’introduzione dei nuovi dazi Usa.

Per offrire qualche informazione di contesto, Anfia ricorda infine che il comparto della componentistica italiana ha chiuso il 2024 con un calo del 20,5% dell’indice della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori, mentre per il fatturato la variazione negativa dell’indice è stata del 14,4%. Nel 2024 l’indice della produzione dell’intera filiera automotive italiana ha riportato decremento del 22,7%. L’export italiano di autoveicoli, nel 2024, è stato pari a 17,6 miliardi di euro, in pesante flessione del 24,2%, a fronte di importazioni per 36,8 miliardi di euro (+0,5% rispetto al 2023).

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