Gara deserta per lo smontaggio degli spettacoli della stagione 2023 dell’Arena di Verona
Non si è fatto avanti alcun operatore nella gara con cui la Fondazione Arena di Verona puntava ad appaltare la gestione delle scenografie che saranno utilizzate per gli spettacoli nell’anfiteatro romano nella stagione operistica 2023, che ricorrerà dal 26 marzo al 12 settembre del prossimo anno. Il contratto (con valore massimo di 572mila euro) avrebbe […]
Non si è fatto avanti alcun operatore nella gara con cui la Fondazione Arena di Verona puntava ad appaltare la gestione delle scenografie che saranno utilizzate per gli spettacoli nell’anfiteatro romano nella stagione operistica 2023, che ricorrerà dal 26 marzo al 12 settembre del prossimo anno.
Il contratto (con valore massimo di 572mila euro) avrebbe compreso lo smontaggio e lo stoccaggio dei materiali impiegati nelle rappresentazioni (prove incluse) in alcuni magazzini in prossimità dell’arena così come lo stivaggio in un luogo provvisorio, vigilato, a una distanza di massimo 30 minuti, di quelle che nelle strutture non avrebbero trovato spazio, anche all’interno di rimorchi.
Nella documentazione, l’ente aveva anche definito l’impegno richiesto da ogni rappresentazione. Dal calendario lo spettacolo più impegnativo, almeno in relazione allo smontaggio finale, dal punto di vista logistico sarebbe stato La Traviata, per la quale si stimava l’impiego di 43 bilici, mentre le opere più snelle tra quelle in calendario sotto questo profilo sono considerate il Barbiere di Siviglia, il Nabucco e la Tosca, per cui ne serviranno 30.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY