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Politica

Meloni conferma l’ipotesi cessione quote per Poste Italiane ed Fs

Nel caso della prima, possibile la vendita di una fetta tra il 10 e il 15%

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
8 Gennaio 2024
Stampa
Poste Italiane Sda vaccino Moderna

Sul tavolo del governo c’è la possibile cessione di quote di Poste Italiane e Fs. Lo ha confermato Giorgia Meloni nel corso della consueta (ma più volte rimandata) conferenza stampa di fine anno con cui la premier ha passato in rassegna diversi dossier d’attualità. Riguardo le due società a controllo pubblico, Meloni ha precisamente parlato della possibilità di una “riduzione delle quote in partecipate che non riduce il controllo pubblico, come Poste” e dell’”entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie”, dove ad oggi la presenza dello stato è invece al 100%.

Nonostante queste ipotesi fossero già emerse nei mesi scorsi, nel suo annuncio la presidente del Consiglio non ha però fornito dettagli ulteriori su tempi o modalità di queste eventuali operazioni. Per quel che riguarda Poste Italiane, un prospetto presente sul suo sito web ricorda che ad oggi la quota pubblica corrisponde a un 29,26% del capitale in mano al Mef, cui si somma il 35% che fa capo a Cassa Depositi e Prestiti. Una fetta pari al 23,08% è di proprietà di alcuni “investitori istituzionali”, cui si affiancano altri investitori individuali (con l’11,85%), mentre lo 0,82% del capitale è costituito da azioni proprie.

Fatti i conti, secondo una analisi di Intermonte riportata sul Sole 24 Ore, è ipotizzabile che volendo mantenere il 51% del capitale dell’azienda in mani pubbliche, la cessione possa interessare fino al 13,26% delle azioni di Poste, per un ricavo per lo Stato di 1,76 miliardi di euro. Probabile nel caso, secondo gli analisti, che l’operazione possa svolgersi tramite offerta pubblica di vendita. Relativamente a Fs, indiscrezioni emerse già lo scorso autunno ipotizzavano la cessione di fino a un terzo delle quote della società, per un valore secondo La Stampa di 5 miliardi di euro, senza però chiarire se questa avrebbe interessato un ambito specifico di attività.

Quali che siano le modalità di una loro parziale privatizzazione, per Poste Italiane e per Fs quella attuale è una fase di forte spinta sulle attività di logistica e trasporto merci. Come noto, la prima ha già annunciato di voler puntare su uno sviluppo in questa direzione e c’è quindi attesa al momento per la presentazione – prevista per il prossimo 20 marzo – del piano strategico che chiarirà i dettagli di questa evoluzione. Relativamente a Fs, la sua espansione in ambito merci sta proseguendo a pieno ritmo tra acquisizioni e la sigla di alleanze con partner di peso.

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