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Logistica

Oltre 480 mln recuperati dalla Procura di Milano dalle inchieste sui serbatoi di manodopera nella logistica

Nel frattempo la Procura di Milano avrebbe richiesto anche l’applicazione del divieto di far pubblicità per un anno a Gxo

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
4 Luglio 2024
Stampa
Magazzino interno

Le inchieste della Procura di Milano coordinate dal pm Paolo Storari che hanno messo sotto accusa per reati fiscali svariati operatori logistici e dei servizi, nonché in alcuni casi anche aziende della committenza, hanno permesso all’erario di recuperare finora 480 milioni di euro.

La cifra, scrive l’Ansa, è riportata nel decreto, firmato dallo stesso Storari e dalla collega Valentina Mondovì, che ha portato ieri al sequestro preventivo di 83,9 milioni a carico di Gxo. Nelle 154 pagine del documento verrebbero citati gli importi fino ad oggi già recuperati da altre società finite sotto indagine: 48 milioni recuperati da Esselunga (versati alla Agenzia delle Entrate lo scorso settembre, pari all’importo che era stato posto sotto sequestro alla società), 86 milioni di euro da Ups (cifra pure pari a quella che le fu sequestrata), 35 milioni versati da Dhl (presumibilmente Dhl Supply Chain, che – tra le prime realtà del settore a finire nell’occhio del ciclone – fu toccata nel 2021 da un sequestro per 20 milioni di euro). Ancora, nel documento si citano poi i 38 milioni di euro che secondo quanto svelato dal Corriere della Sera erano parte del ‘piano di rientro nella legalità’ di Gls (come insieme di Iva non precedentemente versata e sanzioni), i 9 milioni versati da Schenker Italiana, una maxi quota, pari a 146 milioni di euro, che sarebbe stata inoltre recuperata da Brt (nei mesi scorsi uscita dalla amministrazione giudiziaria e alla quale erano stati posti inizialmente sotto sequestro importi per circa 68 milioni di euro). A questi si aggiungono, secondo l’Ansa, anche 25 milioni di euro versati dalla coop Servizi Fiduciari di Sicuritalia.

Nel totale di 480 milioni potrebbero essere inclusi anche i, non citati, 10 milioni di euro versati da Geodis. Va ricordato inoltre che le inchieste a tema false fatture della Procura di Milano hanno inoltre toccato, nel settore della logistica o per attività a essa connesse, anche Chiapparoli (sequestro di 11 milioni di euro, altri 30 al suo fornitore Consorzio Sal) e Carrefour (64 milioni), anche se non sono noti al momento aggiornamenti sul loro esito. Uscendo dalla competenza della Procura di Milano e delle sue indagini, un’altra importante operazione di questo tipo è quella che aveva interessato Number One, cui vennero posti sotto sequestro importi per 42 milioni di euro.

Oltre ai risultati prettamente economici, nel decreto firmato dai pm Storari e Mondovì sarebbe riportato anche un bilancio delle inchieste rispetto alle condizioni di impiego dei lavoratori interessati: circa 14mila sarebbero quelli assunti a seguito delle indagini, mentre per altri 70mila sarebbe scattato un aumento dello stipendio.

Nel frattempo, emergono inoltre altri dettagli sulla vicenda Gxo Logistics Italy spa. Nell’inchiesta sarebbero indagati per frode fiscale due responsabili e legali rappresentanti della società, ovvero, Ube Gaspari e Alessandro Renzo, mentre la stessa azienda lo sarebbe per la responsabilità amministrativa. A carico di Gxo, i pm avrebbero inoltre chiesto di applicare la misura del divieto di pubblicità per un anno, che dovrà essere nel caso convalidata dal Gip Luca Milani insieme a quella relativa al sequestro preventivo multimilionario.

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