Frode fiscale nella logistica: sequestro da oltre 64 milioni per Carrefour
Alla catena di proprietà francese contestato il ricorso illecito a serbatoi di manodopera

Dopo Esselunga, è ora la volta di Carrefour. Gs Spa, società di supermercati cui fanno capo i negozi dell’insegna, di proprietà del gruppo francese, è stata oggi oggetto di un sequestro preventivo per 64,7 milioni di euro da parte del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano.
A carico del marchio della Gdo una indagine della procura di Milano coordinata del Pm Paolo Storari, cui fanno capo le inchieste simili che negli ultimi anni hanno travolto il settore della logistica e in alcuni casi dei suoi committenti quali Gls, Geodis, Chiapparoli, Ups, Brt e nei mesi scorsi appunto anche Esselunga.
Secondo quanto riportato da diverse testate, le accuse ruotano attorno all’esternalizzazione di servizi nell’ambito della logistica, della movimentazione merci, del facchinaggio e del trasporto, disposta dall’azienda tra 2018 e 2022 a favore di alcuni fornitori che a loro volta si sarebbero avvalsi dei servizi di subappaltatori quali coop o società con “diffusa irregolarità fiscale”, generando indebite compensazioni di crediti inesistenti e l’omissione dei versamenti dell’Iva. Secondo la stima della Guardia di Finanza, il potenziale danno all’erario ammonterebbe a circa 110 milioni di euro. Gs risulta indagata in base alla legge 231 del 2001 per responsabilità amministrativa nei reati commessi dai dirigenti nell’interesse aziendale.
Secondo quanto spiegato dal procuratore Marcello Viola in una nota, riportata dall’Ansa, le indagini riguardano “il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera”. Gli accertamenti hanno più precisamente al centro “una complessa frode fiscale derivante dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale”, ossia Gs, “del meccanismo illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti a fronte della stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo dei falsi documenti per un ammontare complessivo superiore a 362 milioni di euro”.
Al momento, riferisce ancora la nota, sono in corso “perquisizioni nelle province di Milano, Lodi, Pavia e Torino nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte”. Secondo quanto riportato dall’Ansa, dal decreto di sequestro risulta che Gs in Italia ha oltre 1.500 punti vendita, tra ipermercati e supermercati, e nel 2022 ha generato un volume di affari di oltre 4 miliardi di euro. Tra i fornitori principali di manodopera della catena di supermercati, scrive ancora l’Ansa, ci sarebbe Cedica srl, società dalla fine del 2022 entrata a far parte di Samag Holding spa. Nel decreto, come già visto in altri casi simili, verrebbe inoltre descritto il fenomeno della cosiddetta “transumanza di manodopera” tra diverse “società serbatoio” dalla “vita aziendale breve”.
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