Masotti (Anita): la logistica è in un vicolo cieco
Divieti al Brennero, chiusure impreviste e carenza di autisti; una combinazione di problemi minaccia il trasporto su gomma e l’economia italiana

Tra divieti austriaci, lavori al Frejus e altri ostacoli storici, il trasporto su gomma si trova di nuovo a fare i conti con un doppio problema che rischia di bloccare l’intera catena di approvvigionamento. Una chiusura autostradale in Slovenia che dirotta il traffico su rotte già congestionate e, in contemporanea, l’annunciata chiusura del Traforo del Monte Bianco per manutenzione e quindi il rischio di isolamento del Paese, ha spinto Massimo Masotti, presidente della Sezione Trasporti Internazionali di Anita, l’associazione che rappresenta le imprese dell’autotrasporto, a lanciare un serio allarme attraverso la Radio del Sole 24, come riporta fleetmagazine.com.
Masotti ha chiarito un punto fondamentale: il problema non riguarda solo i camion e le aziende di trasporto: “Siamo un’economia di trasformazione,” ha spiegato, “importiamo materie prime ed esportiamo prodotti finiti.” Per questo, ogni blocco sui valichi è un colpo diretto al Pil italiano.
Da un lato, il Traforo del Monte Bianco che chiude per ben 15 settimane, interrompendo una delle arterie principali verso il Nord Europa mentre dall’altro, in contemporanea, un’autostrada in Slovenia viene chiusa per lavori, mandando in tilt il traffico pesante diretto verso l’Europa dell’Est: “Tutto il trasporto dell’Est passa da Trieste o da Gorizia,” ha detto Masotti per sottolineare la portata del danno.
Il problema non risiede solo nella manutenzione o negli imprevisti. Il presidente di Anita ha messo in luce una battaglia che va avanti da decenni: quella con l’Austria al Brennero, dove una serie infinita di divieti (notturni, settoriali, di sabato) rende la vita impossibile ai trasportatori italiani, mentre vengono concesse deroghe ai colleghi austriaci. Una disparità di trattamento che, secondo Masotti, deve essere risolta una volta per tutte e per la quale si attende la vertenza europea auspicabilmente a breve.
Un altro problema sta inoltre avvelenando il settore dall’interno: la carenza cronica di autisti. Secondo Masotti, la colpa non è solo delle procedure burocratiche per ottenere la patente, ma anche e soprattutto delle condizioni di lavoro. Le regole sono troppo rigide, e un mondo così dinamico come quello della logistica avrebbe bisogno di un approccio più flessibile. I tempi di carico e scarico biblici e la mancanza di aree di sosta sicure scoraggiano chiunque voglia intraprendere questa professione.
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