Prosegue in Italia l’avanzata dei servizi di consegna pacchi per ricavi (+4,6%) e volumi (+5,7%)
Nella prima metà del 2025 restano pressoché invariate le quote dei principali operatori, con Amazon che primeggia nel contesto nazionale (28,6%) e Ups in quello transfrontaliero (30,2%)

Continua allo stesso ritmo di marcia già visto nei primi tre mesi dell’anno la crescita del mercato italiano dei servizi di consegna pacchi. In volume, nella prima metà del 2025 l’aumento è stato del 5,7% per numero di invii (572 milioni in totale), di cui 489 milioni di consegne sul territorio nazionale (+4,5%) e 83 milioni di tipo internazionale (+13,5%). Lo rileva l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio sulle Comunicazioni dell’Agcom.
I ricavi derivanti da quest’attività raggiungono nel semestre per i pacchi ‘domestici’ i 2,337 miliardi di euro (+3,3%), mentre quelli relativi alle consegne di pacchi transfrontalieri (con mittente nazionale e destinatario estero, o viceversa) aumentano a 1,101 miliardi di euro (+7,5%), per complessivi 3,438 miliardi (+4,6%). Nella prima metà dell’anno si nota anche una flessione dei ricavi medi unitari per consegna, che scendono dell’1,5% per quelle nazionali e del 3,3% per quelle transfrontaliere.
Guardando infine agli operatori presenti sul mercato, non si notano variazioni di rilievo rispetto alla situazione riscontrata alla fine del primo trimestre 2025.
Nel contesto nazionale, Amazon Italia Transport continua a mantenere il suo primato con una quota del 28,6% (in precedenza 28,9%), seguita da Poste Italiane che sale leggermente al 23,8% (prima 23,1%) e al terzo posto da Brt, stabile al 19,5% (19,6%). Anche nelle consegne internazionali il primo posto resta invariato ed è di Ups (quota del 30,2%, alla fine del primo trimestre era del 30,4%), seguita da Dhl (29,2% contro il precedente 29,7%) e al terzo posto da Fedex-Tnt con il 21% (in precedenza 20,7%).
F.M.
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