• Chi siamo
  • Perchè
  • Contatti
  • Pubblicità
  • Alocin Media
    • Shipping Italy
    • Super Yacht 24
    • Aircargo Italy
    • Alocin Media Corporate
Il giornale online del made in Italy che si muove

Il giornale online del made in Italy che si muove

  • Home
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori
  • Notizie e interviste in evidenza
  • Le altre News
  • Chi siamo
  • Perchè
  • Pubblicità
  • Contatti

Il giornale online del made in Italy che si muove

Notizie e interviste in evidenza

La ceramica italiana rischia di finire fuori mercato per i costi elevati del trasporto via mare

L’industria italiana della ceramica, che ha il suo cuore nel distretto produttivo di Sassuolo, rischia di non riuscire a cogliere il rimbalzo del post-Covid per via dei costi sempre più alti dei servizi logistici. L’allarme è stato lanciato da Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramiche, il quale sulle pagine del Sole24Ore ha parlato delle forti […]

di
3 Maggio 2021
Stampa

L’industria italiana della ceramica, che ha il suo cuore nel distretto produttivo di Sassuolo, rischia di non riuscire a cogliere il rimbalzo del post-Covid per via dei costi sempre più alti dei servizi logistici. L’allarme è stato lanciato da Giovanni Savorani, presidente di Confindustria Ceramiche, il quale sulle pagine del Sole24Ore ha parlato delle forti tensioni sui costi, frutto sia dell’aumento delle materie prime sia di quello dei trasporti, quest’ultimo causato da livelli elevati dei noli marittimi container e dalla carenza di box.
Un fenomeno che pesa sulle esportazioni, che rappresentano circa l’80% dei volumidi questo settore produttivo, con il rischio di favorire la produzione spagnola, rivale diretta di quella nostrana.

In particolare, ha dichiarato Savorani al Sole, la domanda per la ceramica Made in Italy è tornata sostenuta (+19% sul mercato nazionale e +9% su quello estero nel primo trimestre 2021 rispetto a quello del 2020). In questo scenario, il mercato statunitense risulta però per i produttori italiani in calo del 10%, mentre quelli spagnoli stanno guadagnando il 27%. La causa, secondo il presidente di Confindustria Ceramiche, sarebbe nel costo maggiore di trasporto via mare verso gli Usa dai porti italiani rispetto a quelli iberici, in particolare esemplificato dal costo Fob di un container da Livorno che sarebbe superiore di circa 10 volte a quello di una esportazione da Valencia.

Trasferito sulla merce, il costo aggiuntivo risulta pari a circa mezzo euro per metro quadrato di piastrelle, sufficiente per far andare fuori mercato la produzione italiana.

Il problema però non riguarda solo i costi ma anche la possibilità di far arrivare per tempo le forniture. Nello stesso articolo Filippo Manuzzi, vicepresidente di Confindustria Ceramica e Ad di Ceramica Sant’Agostino, ha spiegato che “non riuscendo più a programmare le partenze dei carichi di piastrelle dalle proprie aree logistiche” le industrie si ritrovano con spazi pieni senza riuscire a soddisfare la domanda, un “doppio peccato” essendo ora il settore in un momento di mercato favorevole.

L’articolo del Sole evidenzia infine che Confindustria Ceramica, insieme all’associazione che rappresenta il settore a livello europeo Cerame-Unie, si è rivolta direttamente alla Commissione Europea per chiedere che i produttori della Ue possano avere accesso a spedizioni via mare accessibili ed eque.

In una nota di metà marzo l’associazione, che si dichiarava d’accordo con le posizioni già espresse sul tema dallo European Shippers’ Council, aveva invocato un intervento della Commissione per “aumentare la trasparenza e sorvegliare la collaborazione tra i diversi operatori dell’industria marittima”.

Ancora più esplicitamente, Cerame-Unie aveva ricordato che le compagnie del trasporto marittimo beneficiano della Consortium Block Exemption Regulation (Cber), la deroga che esenta i liner dalla normativa Ue standard in materia di antitrust consentendo loro di stabilire alleanze a patto di non superare una quota combinata del 30% del mercato, evidenziando che questo quadro regolatorio “alla luce di queste circostanze senza precedenti appare insufficiente a sorvegliare in modo efficiente il mercato”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Ultimi Articoli
Natale anticipato per le spedizioni aeree globali: +5% a novembre
Xeneta prevede però un 2026 modesto, anche per via del rallentamento dell’e-commerce
  • 2026 spedizioni aeree globali
  • Xeneta
2
Trasporti
8 Dicembre 2025
Ctp parte in Italia con i lavori di un edificio pre-locato a Castel San Giovanni
Il polo, sviluppato in due fasi, sarà consegnato nel 2026 e si estenderà su 75mila metri quadrati
  • Castel San Giovanni
  • Ctp
1
Immobiliare
8 Dicembre 2025
Emilia-Romagna in controtendenza nella prima metà del 2025, export giù dell’1,4%
Crescono le vendite in Ue (-+2%), ma gli Usa trascinano verso il basso quelle extra Ue
  • banca d'Italia
  • export Emilia Romagna prima metà 2025
1
Economia
8 Dicembre 2025
Amazon Italia Transport versa 180 milioni al Fisco e modifica l’algoritmo
Nel frattempo anche Fedex si appresta a chiudere la procedura introducendo la reverse charge tra i fornitori
  • Amazon
  • Fedex
1
Logistica
5 Dicembre 2025
Fiammata (+15%) dei noli container Cina – Italia
Dopo tre settimane di crescita modesta, le tariffe si rialzano grazie anche agli aumenti Fak introdotti dai carrier
  • carrier
  • Drewry
  • noli container
  • Xeneta
2
Trasporti
5 Dicembre 2025
  • Logistica
  • Trasporti
  • Interviste
  • Immobiliare
  • Economia
  • Ricerche & Studi
  • Politica
  • Servizi & Fornitori

© SUPPLY CHAIN ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version