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Aree di sosta per i camion: lettera congiunta di Acea, Clecat, Esporg e Uetr

Costruttori di veicoli, caricatori, spedizionieri e aziende di logistica, operatori delle aree di parcheggio e piccole e medie aziende di autotrasporto: le associazioni europee che rappresentano questi settori (ovvero Acea, Clecat, Esporg e Uetr) hanno inviato congiuntamente una lettera alla commissaria europea ai Trasporti, Adina Vălean, per chiedere un incontro in cui poter esprimere il […]

di
2 Agosto 2022
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Interporto Trieste – veduta aerea – camion (6)

Costruttori di veicoli, caricatori, spedizionieri e aziende di logistica, operatori delle aree di parcheggio e piccole e medie aziende di autotrasporto: le associazioni europee che rappresentano questi settori (ovvero Acea, Clecat, Esporg e Uetr) hanno inviato congiuntamente una lettera alla commissaria europea ai Trasporti, Adina Vălean, per chiedere un incontro in cui poter esprimere il timore che la politica messa in campo negli ultimi tempi per incrementare la protezione e la sicurezza delle aree di parcheggio per camion possa incontrare nei fatti (nei bandi) alcuni freni da rimuovere.

Nella lettera le quattro associazioni ringraziano la Commissione per aver “decisamente migliorato le condizioni di lavoro e di riposo dei quasi 5 milioni di autisti professionisti in Europa”, prevedendo standard di parcheggio e cofinanziando per quasi 1,5 miliardi di euro di fondi la “creazione di circa 60-70.000 posti di parcheggio per autocarri sicuri e di alta qualità nei prossimi 5-7 anni – un aumento di dieci volte rispetto ai livelli attuali”.

Il problema secondo Acea, Clecat, Esporg e Uetr provengono dai risultati dei recenti bandi in cui sono emerse alcune inefficienze e carenze che, “se non affrontate con urgenza, comprometterebbero l’uso pieno ed efficiente dei finanziamenti europei disponibili, compromettendo il previsto miglioramento delle condizioni di lavoro e di riposo degli autisti”. Per la precisione le associazioni forniscono quattro consigli, quattro azioni su cui lavorare con urgenza integrando l’azione dell’imprenditoria privata con i servizi della Commissione:

a) organizzare una grande campagna promozionale congiunta per raggiungere tutte le parti interessate in Europa e aumentare il numero di domande valide per il cofinanziamento UE;

b) migliorare la qualità delle domande tramite corsi di formazione e servizi di consulenza mirati, da fornire ai candidati interessati;

c) introdurre modifiche mirate ai criteri di selezione, includendo l’inclusione in un network allargato nei criteri di ammissibilità;

d) promuovere le sinergie tra TEN-T e TEN-E consentendo ulteriori opportunità di cofinanziamento per le stazioni di ricarica ad alta capacità e, in generale, per lo sviluppo di infrastrutture per i carburanti alternativi per i mezzi pesanti nelle aree di parcheggio sicure.

Tutto questo, secondo le quattro associazioni europee, dovrebbe far aumentare, già nella seconda tornata di finanziamenti prevista a settembre 2022 e nella prossima tornata di finanziamenti a settembre 2023, il numero e migliorare la qualità delle domande.

Inoltre, per garantire il pieno utilizzo dei finanziamenti comunitari disponibili, Acea, Clecat, Esporg e Uetr invitano Bruxelles a riassegnare gli importi non utilizzati del bando 2021 e quelli non utilizzati del prossimo bando 2022 a settembre, per metterli “in dote” ad altri bandi da svolgersi nel 2024 e nel 2025.

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