Pari a 10 miliardi l’export italiano di vini, spiriti e aceti nel 2022
L’export italiano di vini, spiriti e aceti italiani nel 2022 ha raggiunto i 10 miliardi di euro (su un fatturato complessivo di 20,6 miliardi), andando a rappresentare una quota pari al 21% delle esportazioni complessive del comparto food & beverage. Lo ha evidenziato Nomisma nell’ambito della Assemblea Generale di Federvini che si è svolta a […]
L’export italiano di vini, spiriti e aceti italiani nel 2022 ha raggiunto i 10 miliardi di euro (su un fatturato complessivo di 20,6 miliardi), andando a rappresentare una quota pari al 21% delle esportazioni complessive del comparto food & beverage. Lo ha evidenziato Nomisma nell’ambito della Assemblea Generale di Federvini che si è svolta a Roma.
Il vino in particolare ha toccato quota 8 miliardi (+12%), dei quali 2 relativi alle vendite negli Usa (+15,6%) che continua a essere il mercato principale. Se diminuiscono le esportazioni verso Germania e Cina, crescite importanti si sono registrate però in Regno Unito (+46,5%) e Giappone (+25%).
Nel dettaglio gli spiriti (5 miliardi di euro di ricavi) hanno indirizzato verso l’estero una produzione pari a 1,7 miliardi (+25%). Interessante il contributo in particolare di liquori e amari (530 milioni di euro, +20%) esportati nei Paesi Bassi che, pur pesando solo per il 5% nelle vendite, hanno registrato crescite del 57% in valore e 39% in volume rispetto all’anno precedente.
Bene anche l’aceto balsamico (+15% in valore rispetto al 2021) nei principali mercati di destinazione, tra cui Stati Uniti e Germania.
La grappa infine ha realizzato esportazioni per 60 milioni di euro (+16%), grazie soprattutto alla Germania che assorbe una quota pari al 59% e a seguire di Svizzera (14%), Austria (5%) e, a pari merito, Canada e Usa (3%).