Nestlè vuole investire a Vado Ligure e chiede collegamenti ferroviari verso Losanna
Le ragioni sono il voler creare alternative di canali di approvvigionamento per limitare i rischi e poi il carbon footprint
Nestlè, azienda multinazionale attiva nel settore alimentare, con sede a Vevey, in Svizzera, è interessata a insediarsi a Vado Ligure relativamente al segmento caffè. La notizia è emersa nel corso del convegno intitolato “Un Mare di Svizzera” tenutosi a Lugano questa settimana.
A rivelare questo interesse che – è stato detto – è certo ed è stato manifestato neanche una settimana fa dalla stessa multinazionale, è stato Gerardo Ghiliotto, vice presidente della Fondazione Slala, nel corso della tavola rotonda incentrata sui retroporti.
Esponendo gli ambiti nei quali la Fondazione Slala – Sistema logistico del nord ovest d’Italia, si sta concentrando operativamente attraverso finanziamenti agli operatori per migliorare il gap infrastrutturale – e che attualmente riguardano il Sud del Piemonte collegato agli scali liguri -Ghiliotto ha fatto appello agli operatori ferroviari: “Ci rivolgiamo a loro per una richiesta che ci arriva direttamente dalla Nestlè.”
“La multinazionale guarda con molta attenzione a un nostro investimento realizzato a Vado Ligure – ha detto il vicepresidente -: si tratta di un ex silos cerealicolo riconvertito per lo stoccaggio di caffè crudo.”.
La forte attenzione da parte di Nestlè è motivata da due ragioni: la prima è quella di voler creare alternative di canali di approvvigionamento per limitare il rischio e la seconda riguarda da vicino la tematica del carbon footprint in quanto, facendo scalare il caffè che proviene dal Vietnam nei porti del sistema ligure invece che ad Anversa, si ridurrebbero i tempi di navigazione di 6-8 giorni.
Il vice presidente ha poi informato che la fondazione alessandrina si sta concentrando sul porto di Savona dove saranno anche messe in opera tracce ferroviarie non battute per sfruttare in futuro non solo il Terzo Valico per raggiungere il Nord Europa. A proposito dell’intenzione di saturare anche le tratte a corto raggio, Ghiliotto ha infatti concluso dicendo: “C’è una forte attenzione e dobbiamo mettercela tutta per arrivare a Losanna con treni da Vado Ligure invece che da Anversa; l’interesse è concreto, reale e dimostrato dalla stessa Nestlè”.