Maxi sequestro di cocaina nel porto di Gioia Tauro
Fiamme Gialle e Agenzia delle Dogane hanno intercettato 154 panetti occultati in container per un valore sul mercato criminale stimato in 30 milioni di euro
Un’operazione congiunta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e dall’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Gioia Tauro, è culminata nel sequestro di una partita di cocaina purissima del peso di oltre 175 chilogrammi all’interno dell’area portuale.
L’intervento, informa l’Agenzia delle Dogane e Monopoli, è parte integrante di un complesso piano di rafforzamento dei controlli e delle ispezioni che interessano l’intera area gioiese, con l’obiettivo specifico di individuare, tra le migliaia di container movimentati quotidianamente, quelli utilizzati dai sodalizi criminali per nascondere lo stupefacente.
Il personale Adm e i militari del Gruppo Gioia, Tauro nell’ambito dei controlli delle aree del locale terminal portuale, finalizzati a intercettare eventuali carichi di sostanza stupefacente importati dalla criminalità organizzata, hanno selezionato e sottoposto ad accurate ispezioni tre container, due dei quali provenienti dall’America Latina e destinati all’Italia e ai Paesi dell’Europa dell’Est, che trasportavano rispettivamente polpo e gamberi surgelati.
Le verifiche si sono svolte in due fasi distinte: inizialmente, i contenitori bloccati sono stati sottoposti a una scansione radiogena approfondita mediante le sofisticate apparecchiature scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane. Successivamente, si è proceduto con un’ispezione fisica con il fondamentale supporto delle unità cinofile della Guardia di Finanza di Gioia Tauro.
Il risultato finale dei controlli ha portato alla scoperta e al sequestro di 154 panetti di cocaina che erano stati abilmente occultati all’interno dei contenitori.
Si tratta dell’ennesimo successo conseguito al porto gioiese nel contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti che evidenzia l’efficacia dell’azione operativa congiunta di Guardia di Finanza e Agenzia Dogane, spiega la nota, aggiungendo che l’operazione ha impedito l’immissione sul mercato di una partita che, secondo le stime, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali un introito consistente, quantificato in circa 30 milioni di euro.
Gli atti compilati nel corso dell’operazione sono stati prontamente trasmessi alla Procura della Repubblica di Palmi, all’attenzione del procuratore Emanuele Crescenti e del magistrato di turno, per la convalida del sequestro e il prosieguo delle indagini.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPPLY CHAIN ITALY
