Il rincaro dei noli container finisce al centro di una interpellanza di Italia Viva
Con una interpellanza rivolta al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e al Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, Italia Viva ha preso posizione contro l’oligopolio delle compagnie container ventilando anche la possibilità dell’esistenza, tra queste, di accordi anticoncorrenziali. A presentarla non è stata […]
Con una interpellanza rivolta al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e al Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, Italia Viva ha preso posizione contro l’oligopolio delle compagnie container ventilando anche la possibilità dell’esistenza, tra queste, di accordi anticoncorrenziali.
A presentarla non è stata Raffaella Paita, pure presidente della Commissione Trasporti della Camera, ma Matteo Colaninno, deputato membro della Commissione Politiche Europee nonché, come noto, della famiglia imprenditoriale cui fa capo Immsi, holding con svariati interessi industriali (ad esempio con le società del gruppo Piaggio), e presente anche nel settore navale tramite Intermarine.
Nel testo, presentato da Colaninno ma che porta anche la firma dei deputati – pure di Italia Viva – Sara Moretto e Massimo Ungaro, si punta l’attenzione su “l’aumento indiscriminato dei costi delle materie prime che si accompagna all’allungamento dei tempi di consegna e a ritardi anche di diversi mesi su tutte le filiere produttive”.
Tra le cause, i tre firmatari individuano l’azione fortemente speculativa di alcuni operatori economici e finanziari, le politiche di destoccaggio, per cui molte imprese avevano preferito un approccio ‘just in time’, ma anche, appunto, ” situazioni fortemente oligopolistiche inerenti il settore dei più grandi operatori mondiali del trasporto su mare”.
Una situazione evidentemente ben nota a Colaninno anche per via della sua attività industriale. Lo stesso gruppo Piaggio, di cui è vicepresidente, nel suo report relativo al primo semestre 2021 evidenziava infatti che: “In un contesto di mercato che continua ad essere positivo, la formulazione di previsioni rimane complessa a causa delle incertezze legate all’evoluzione della pandemia, a cui si aggiungono alcune criticità quali l’incremento generalizzato dei costi delle materie prime e le difficoltà nella logistica dei trasporti, in particolare dal Far East”.
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