Italia ed Egitto si accordano sul trasporto di semirimorchi in arrivo su navi ro-ro
In attesa dell’avvio del servizio di Dfds tra Trieste e Damietta, raggiunta una intesa relativa però ai soli trainati

Italia ed Egitto hanno sottoscritto un accordo – di durata triennale, rinnovabile – che ha lo scopo di sviluppare il trasporto intermodale tra i due paesi, relativo in particolare a rimorchi e semirimorchi che viaggiano su navi ro-ro. Una intesa che pare legata all’avvio di una linea marittima di Dfds di questo tipo in particolare tra Trieste e Damietta, ora sulla rampa di lancio.
Come evidenziato da RivistaTir, che offre un quadro dei requisiti e opportunità previsti, l’accordo è piuttosto anomalo poiché a differenza di quanto avviene solitamente non riguarda gli interi complessi veicolari ma appunto solo i mezzi trainati, i quali potranno essere trasportati in ognuno dei due paesi solo da veicoli di vettori residenti. Da notare al riguardo che inizialmente si era invece parlato, proprio in relazione alle possibilità aperte dal nuovo collegamento marittimo, dell’attivazione di un sistema basato sulle ‘dosvole’, ovvero permessi per gli autotrasportatori extra Ue di entrare e circolare in Italia senza pagare imposta bolla, come quelli garantiti agli operatori turchi in arrivo pure nel porto di Trieste.
Nel dettaglio, l’intesa – riporta ancora Rivista Tir – prevede che le imprese di autotrasporto, italiana ed egiziana, sottoscrivano un accordo commerciale da sottoporre alle autorità del Paese – nella Penisola il Mit – che dovrà rilasciare le autorizzazioni valide. Queste, che potranno essere per singolo viaggio o di durata annuale, prevedono che il trasporto possa avere sia destinazione, sia transito nel paese ‘controparte’. Nel testo si chiarisce anche che non sarà ammesso né il trasporto interno (cabotaggio) né il trasporto da o per paesi terzi e si precisa inoltre che i semirimorchi dovranno entrare o uscire dal paese esclusivamente a carico (per quelli vuoti è previsto un permesso speciale). Nell’ambito dell’intesa è inoltre prevista l’esenzione di tasse o dazi doganali e che si applichi una tassa di circolazione ridotta. I mezzi dovranno comunque avere requisiti assicurativi, nonché pesi e dimensioni conformi a quelli stabiliti da leggi e normative del paese in cui il trasporto ha luogo.
Fissati questi criteri, perché l’intesa entri in vigore sarà necessaria l’emanazione di un Decreto del Presidente della Repubblica, ora in fase di predisposizione. Dovrà inoltre riunirsi l’apposita commissione mista italo-egiziana, che stabilirà i contingenti annui dell’accordo.
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