Italia prima esportatrice di giostre tra i paesi Ue (261 milioni nel 2023)
Con vendite estere per 261 milioni di euro, la Penisola ha superato i Paesi Bassi e la Germania

Nel 2023 l’Italia si è collocata al primo posto in Ue tra i paesi esportatori di giostre. Con vendite estere per 261 milioni di euro, la Penisola ha superato i Paesi Bassi (al secondo posto con 218 milioni) e la Germania (terza con 102 milioni di euro). Guardando nell’insieme al comparto di giostre, attrezzature per parchi di divertimento e giochi, le esportazioni italiane raggiungono i 403 milioni, cifra che colloca la Penisola al settimo posto nell’Ue, con una crescita del 28,1% sull’anno precedente.
Lo ha comunicato Confartigianato, segnalando la nascita nella sua compagine associativa del gruppo ‘Costruttori di attrazioni’, cluster dedicato a produzione di attrezzatture e macchinari per attività di intrattenimento e divertimento. Un settore “di nicchia, da tutti conosciuto ma ancora troppo poco valorizzato e tutelato” che, spiega la portavoce Erika Tessarolo, esprime “il meglio del made in Italy” e intende ora sviluppare la presenza sui mercati esteri, auspicando a questo scopo anche il supporto istituzionale, in particolare con l’erogazione di incentivi per la partecipazione a fiere internazionali.
Tornando all’andamento dell’export, la nota evidenzia come la destinazione delle vendite del made in Italy del settore sia assorbita al 60,9% dal mercato extra Ue, mentre il 71,2% delle vendite è destinato ai primi 10 paesi. Tra loro, nell’ordine, gli Usa (66 milioni di euro, 16,3% del totale), Francia (43 milioni, 10,8%), Germania (37 milioni, 9,1%), Regno Unito (30 milioni,7,5%), Messico (24 milioni, 5,9%), Spagna (16 milioni, 4,0%), Arabia Saudita (18 milioni, 4,5%), Polonia (10 milioni, 2,5%), Cina (11 milioni, 2,7%), Paesi Bassi (11 milioni, 2,7%) e Russia (11 milioni, 2,6%).
Presentando il settore, Confartigianato segnala che la sola produzione di giostre conta 137 imprese, per due terzi (67,2%) con base nel triangolo Veneto-Emilia Romagna-Lombardia, mentre la produzione di giochi ne conta 536, per oltre la metà (53,5%) in Lombardia, Emilia-Romagna, Campania e Piemonte. Complessivamente il comparto, che vale 673 imprese, conta 2.762 addetti.
Il segmento della produzione di giostre, evidenzia ancora Confartigianato, mostra una quota di imprese artigiane pari al 27,0%, che sale al 34,7% nella produzione di giochi (entrambe superiori alla media del 21,3% rilevata per il totale economia). Più nel dettaglio, il comparto di giostre e attrezzature per parchi di divertimento vede un terzo (32,8%) delle imprese (ovvero 45) in Veneto, seguito a distanza dall’Emilia-Romagna (26 imprese, 19,0%) e dalla Lombardia (21 imprese, 15,3%). In chiave provinciale la maggiore presenza si riscontra a Rovigo con 15 imprese, Reggio Emilia con 12, Modena e Padova, entrambe con 11 ed e Vicenza con 10 imprese. Passando alla produzione di giochi, un quinto (25,7%) opera in Lombardia dove si contano 138 imprese, seguita a distanza dall’Emilia-Romagna con 55 aziende (10,3%), dalla Campania con 49 (9,1%) e dal Piemonte con 45 imprese (8,4%). Insieme le quattro regioni concentrano oltre la metà (53,5%) delle imprese del comparto.
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