“Captrain Italia torni alle normali relazioni sindacali”
Fit Cisl stigmatizza il clima di tensione che si è creato tra i nuovi vertici aziendali e i lavoratori, in un momento critico per l’impresa ferroviaria, alle prese con la chiusura del Frejus

Fit Cisl ha diffuso una nota nella quale stigmatizza il clima di tensione che si è venuto a creare negli ultimi tempi tra il gruppo dirigente di Captrain Italia e i lavoratori dell’azienda, auspicando il ritorno alla normalità delle relazioni sindacali. Un atteggiamento che l’organizzazione suggerisce possa essere legato all’avvicendamento ai vertici del gruppo (lo scorso luglio a Mauro Pessano, che guidava la società dal 2011, è subentrato Jean – François Ancora) e quindi auspicabilmente solo transitorio.
Stando a quanto si evince dalla ricostruzione, Captrain, parte del gruppo francese Sncf, starebbe infatti mettendo in atto iniziative “senza confronto e senza condivisione sindacale”, che stanno “determinando tensioni fra il personale”. Azioni non dettagliate, ma che secondo Fit Cisl avrebbero portato a un “peggioramento del clima organizzativo” e un “peggioramento delle relazioni sindacali”, tra cui anche una “curiosa e discutibile richiesta di risarcimento danni fatta ad alcuni lavoratori dipendenti”.
Le criticità sarebbero già state condivise dalla sigla sindacale con il gruppo dirigente dell’impresa ferroviaria cargo, senza però che la prima abbia potuto riscontrare “alcuna intenzione da parte dei vertici aziendali di agire per cambiare lo stato delle cose e impostare un dialogo e un confronto diretto con il sindacato”.
L’ultimo momento di confronto tra le parti si è avuto ieri, quando nel corso di un incontro che si è svolto in un clima “non positivo”, Fit Cisl spiega di avere “rinnovato l’appello a riportare il confronto nel giusto tracciato” ed “evitando di creare potenziali problemi per il comparto del cargo ferroviario che invece necessita di un solido rilancio”. In assenza di evoluzioni positive, l’organizzazione si è detta pronta a valutare e adottare “tutte le iniziative del caso”.
Le tensioni tra il nuovo gruppo dirigente di Captrain Italia e i lavoratori stanno montando mentre l’azienda, che impiega personale italiano, si trova alle prese con l’impatto della chiusura del tunnel ferroviario del Frejus. L’evento, secondo quanto spiegava nei mesi scorsi la stessa Fit Cisl, ha portato a “una significativa flessione del traffico delle merci, che ha generato, di conseguenza, forti ripercussioni sull’azienda che al momento presenta diverse fragilità”.
Il tunnel del Frejus, ‘vittima’ di una frana nell’agosto 2023, sarà riaperto alla circolazione il prossimo 1 aprile. Le comunicazioni diffuse al riguardo (da Fs) tuttavia fanno riferimento solo ai treni passeggeri, mentre al momento non sono state fornite indicazioni ufficiali sulla ripresa in attività di quelli merci.
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