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Economia

Export dei distretti veneti in lieve calo (-0,9%) nel 2024

Solida la performance dell’agroalimentare, che cresce dell’8,5% grazie all’apporto dei due poli vinicoli

di REDAZIONE SUPPLY CHAIN ITALY
4 Giugno 2025
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Prosecco

Nonostante un lieve calo (-0,9%), i distretti industriali del Veneto hanno mantenuto un ruolo di primo piano nell’export della Penisola, con vendite all’estero per 33,2 miliardi di euro, ovvero un quinto del totale nazionale.

Il rallentamento, si legge nell’analisi realizzata dal Monitor dei distretti industriali del Research Department Intesa Sanpaolo, è attribuibile principalmente alla flessione della domanda nei settori del sistema moda (-3,2%) e della metalmeccanica (-2,1%).

Nel complesso l’andamento ha evidenziato una dinamica irregolare, con una contrazione significativa (-3,3%) nel primo trimestre, che si è alleggerita nel secondo (-0,2%). Tuttavia, il terzo trimestre ha segnato un nuovo rallentamento (-1,7%), mentre il quarto trimestre ha mostrato un’inversione di tendenza (+1,4%), grazie ai distretti dell’agro-alimentare, all’accelerazione dei beni intermedi e al ritorno in territorio positivo dei distretti della metalmeccanica.

L’agro-alimentare, rileva l’analisi, ha mantenuto una performance solida, con un incremento annuo dell’8,5% trainato dai due poli distrettuali vinicoli.
Nel quarto trimestre, il comparto ha consolidato il trend positivo (+8,2%), con il distretto dei Vini del Veronese in crescita dell’8,1% e il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene in aumento del 4,9%. La crescita di quest’ultimo è stata trainata dalla domanda nordamericana, con un incremento delle esportazioni negli Stati Uniti (+20%) e in Canada (+38%), probabile conseguenza di una anticipazione degli ordini da parte della rete distributiva americana in vista dell’introduzione di possibili dazi.
Dinamica simile per i Vini del Veronese, con una crescita particolarmente marcata negli Stati Uniti (+30% tra ottobre e novembre, rispetto a una media annua del +13%).
I Dolci e pasta veronesi (+12,6% nel 2024) hanno registrato una forte espansione, con un incremento delle vendite in Germania (+21%) e un balzo in Cina (+60%), che superano la crescita di altre destinazioni chiave (Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera). Le Carni di Verona (+6,3%) hanno beneficiato di un raddoppio delle esportazioni negli Stati Uniti e di una crescita significativa in Germania e Francia.

Spostando lo sguardo ai distretti dei beni intermedi, questi secondo l’analisi hanno chiuso il 2024 con un’accelerazione tra ottobre e dicembre del 5,4%, grazie alla ripresa delle esportazioni delle Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova (+3,9%) e alla crescita a doppia cifra del Grafico-Cartario veronese (+23,7%).
Il distretto cartario in particolare ha beneficiato dell’aumento della domanda (più che triplicata) di packaging di lusso negli Stati Uniti, Cina ed Emirati Arabi Uniti. Le Materie Plastiche di Treviso, Vicenza e Padova hanno registrato performance positive negli Stati Uniti, Spagna e Repubblica Ceca, che hanno compensato il calo di Germania e Francia, penalizzate dalla crisi del settore automotive. Nel 2024 il settore delle Biciclette di Padova e Vicenza ha invece mostrato un andamento volatile, con una flessione del -10,4% nel primo trimestre, quindi una ripresa nel terzo trimestre (+11,4%), seguita da una nuova contrazione nel quarto (-2,9%), attribuibile al rallentamento della domanda in Europa (Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia), Stati Uniti e Cina.

Il Sistema Casa ha poi registrato andamenti differenziati tra i distretti, con solo gli Elettrodomestici di Treviso e il Marmo e Granito di Valpolicella in territorio positivo. I primi hanno chiuso il 2024 con una crescita contenuta (+0,8% media annua). Il Marmo e granito di Valpolicella ha mantenuto i livelli di vendita del 2023, con aumenti negli Stati Uniti, Cina e Russia. Dinamiche più deboli hanno caratterizzato invece il Legno e arredo di Treviso (-0,4%), penalizzato nel quarto trimestre dal calo della domanda in Cina, Austria, Svezia e Svizzera, nonostante i risultati positivi in Corea e in alcuni mercati europei (Croazia, Regno Unito, Germania e Spagna), mentre i Sistemi per l’illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova hanno registrato un forte calo dell’export nel quarto trimestre (-6,6%), per la contrazione della domanda tedesca (-25%), mercato di riferimento. I Mobili in stile di Bovolone hanno subito una contrazione media del -13,6%, accentuata nel quarto trimestre. I Prodotti in vetro di Venezia e Padova hanno registrato un calo medio (-8,2%), dopo un primo semestre negativo e una ripresa nel quarto trimestre (+6,5%).

I distretti del metalmeccanico hanno registrato una flessione del 2,1%, a causa della debolezza della domanda tedesca. Il quarto trimestre ha evidenziato tuttavia segnali di ripresa per tre dei quattro distretti monitorati.
La Termomeccanica di Padova ha chiuso l’anno con un lieve rafforzamento (+2,6%), mentre la Meccanica strumentale di Vicenza ha mantenuto un andamento stabile (+0,2%), ha accelerando nel quarto trimestre (+4,2%). La Termomeccanica scaligera ha subito una contrazione annua (-4,4%), con però un forte recupero nel quarto trimestre (+10,4%). Infine, il distretto delle Macchine agricole di Padova e Vicenza ha subito una flessione marcata (-11,3% media annua), penalizzato dal crollo della domanda statunitense (-48%), che rappresenta il 21% del totale esportato, e di quella tedesca (-38%), che pesa per l’11%.

Il sistema distrettuale veneto della moda ha infine registrato un calo delle esportazioni nel 2024 per complessivi 467 milioni di euro, a seguito della riduzione della domanda globale e delle difficoltà del mercato cinese, con l’unica eccezione dell’Oreficeria di Vicenza, cresciuta del 14,9% per via dell’aumento delle esportazioni verso la Turchia (+171 milioni di euro).

La filiera della pelle veneta ha subito un calo generalizzato. In particolare la Calzatura veronese, specializzata nelle sneakers e scarpe da lavoro, ha segnato un -7,3%, le Calzature di lusso della Riviera del Brenta hanno perso il 10,3%, mentre il distretto della Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna ha subito una contrazione del 13,5% nelle calzature sportive e dell’11,2% considerando anche gli articoli sportivi e le biciclette.
Nella Calzatura veronese la riduzione della domanda in Svizzera e Germania ha inciso negativamente, nonostante un forte incremento delle vendite in Polonia (+61%) e in Belgio. Il distretto della Riviera del Brenta ha risentito del calo della domanda francese e statunitense, mentre il mercato tedesco ha registrato un lieve incremento. Le Calzature sportive di Montebelluna hanno segnato una riduzione delle esportazioni verso Germania, Francia, Austria e Stati Uniti. Il distretto della Concia di Arzignano, snodo fondamentale per i settori moda, arredamento e automotive di alta gamma, ha evidenziato una contrazione delle esportazioni (-2,4%), con riduzioni concentrate principalmente in Tunisia e Svizzera. Nei distretti del tessile e abbigliamento, il 2024 si è chiuso con una flessione complessiva sui mercati internazionali: il Tessile e abbigliamento di Treviso ha subito un calo del 9,1%, penalizzato dalla minore domanda in Germania, Regno Unito e Spagna; analogamente, il distretto di Schio-Thiene-Valdagno ha registrato una contrazione dell’8,7%, con riduzioni concentrate in Germania, Regno Unito, Francia e Cina. Infine, l’Occhialeria di Belluno ha evidenziato una riduzione delle esportazioni pari a 138 milioni di euro (-3,5%), principalmente a causa del calo delle vendite negli Stati Uniti (-25,4%). Tuttavia, nel quarto trimestre del 2024, la contrazione si è attenuata grazie a una ripresa della domanda in Messico, Cina e Turchia.

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