Confetra critica il Dl Infrastrutture in materia di autotrasporto
La confederazione, audita dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera, chiede di sbloccare la nomina dei presidenti delle Adsp e intervenire sul Piano aeroporti

“Introdurre nuove disposizioni non sempre aiuta a favorire la trasparenza, ma anzi può rischiare di aumentare il contenzioso e di penalizzare la competitività delle nostre imprese”. Così si è espressa Confetra in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera sul disegno di legge di conversione del decreto Infrastrutture (DL n. 73/2025).
La confederazione in particolare ha spiegato di ritenere condivisibili misure sul “rispetto dei tempi di pagamento, così come la necessità di riconoscere una fee per le soste all’autotrasporto”, ma di avere alcune perplessità rispetto al coinvolgimento dell’Antitrust, ritenuto non necessario. “Quando si attuano modifiche normative che riguardano un intero settore – sottolinea ancora – sarebbe opportuno coinvolgere preventivamente l’intera filiera della logistica per individuare soluzioni realmente efficaci”.
Nel suo intervento Confetra ha poi sollevato anche alcune riserve sulla possibile modifica alle modalità di aggiornamento dei canoni demaniali, ritenendo che “sostituire l’indice dei prezzi all’ingrosso, ormai non più in uso” con quello dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali “non sia appropriato”, poiché quest’ultimo è soggetto “a variazioni improvvise che provocherebbero un aumento esagerato dei canoni”. Più opportuno sarebbe invece “prevedere l’utilizzo del solo indice Istat per i prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati (Foi), che garantirebbe un maggiore equilibrio nell’aggiornamento annuale dei canoni”.
Durante l’audizione, infine, Confetra ha sottolineato la necessità di sbloccare l’iter di alcuni interventi particolarmente rilevanti per porti e aeroporti. Nel primo ambito, “è urgente sbloccare al più presto tanto il processo di nomina dei Presidenti delle Autorità portuali quanto la preannunciata riforma portuale”. Sugli aeroporti la confederazione ha chiesto che sia portato a conclusione “l’iter di approvazione, in corso da oltre due anni, del nuovo Piano Nazionale Aeroporti (Pns), uno strumento necessario sia per orientare maggiormente gestori aeroportuali e attori della filiera del cargo aereo sia per potenziare la competitività del sistema economico nazionale”.
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