In calo anche in Italia i costi del trasporto su strada delle merci
L’ultimo report di Iru rileva nel primo trimestre 2025 un rialzo solo sulle tariffe spot relative a tratte internazionali

I costi del trasporto su strada delle merci in Europa hanno registrato nel primo trimestre 2025 un lieve calo, che si è osservato sia sulle tariffe spot sia per quelle fissate nei contratti di più lunga durata. Una tendenza che è legata alla domanda debole dei consumatori, alla crescita dei costi e al clima di incertezza creato dalle numerose battaglie sui dazi in corso.
A livello europeo – si legge infatti nell’ultimo ‘European Road Freight Rate Development Benchmark Q1/2025 dell’Iru, l’Unione Internazionale dei Trasporti su Strada – i contratti hanno toccato un punteggio di 131,1 (2,3 in meno rispetto al trimestre precedente e 5 in meno rispetto al picco di 136,1 del terzo trimestre 2022). Per le tariffe spot l’indice rimanda un livello pari a 134,1 punti, in netta flessione rispetto ai 137,9 dell’ultimo trimestre 2024. Il pesante calo di queste ultime porta il divario tra le due a diminuire, attestandosi a 3 punti percentuali (dai precedenti 4,4).
Il report offre comunque anche diverse indicazioni rispetto ai singoli mercati nazionali, incluso quello italiano.
Sulle tratte internazionali – la rotta presa a riferimento è la Milano–Varsavia – si nota in primis una sostanziale stabilità (con tendenza al calo) dei prezzi fissati nei contratti, un andamento comune anche alle altre tratte analizzate e relative ad altri paesi. Nel dettaglio, rispetto al trimestre precedente le tariffe scendono da 1,14 euro/km a 1,12 euro/km (ovvero 114,1 punti indice), un valore non troppo distante da quello di un anno prima (1,10 euro/km). Sullo stesso corridoio, si alzano però nettamente i costi del trasporto spot, che ora raggiunge gli 1,31 euro/km (128,4 punti indice), dal precedente 1,25 euro/km dell’ultimo trimestre 2024.
Diverse le dinamiche osservate invece sulle tratte nazionali. Le tariffe spot (ora pari a 112,3 punti indice) mostrano un calo (-3,5 punti) rispetto al trimestre precedente, con una netta risalita (+7,1 punti indice) però rispetto ai primi tre mesi del 2024. Qui anche i prezzi fissati nei contratti di trasporto risultano in discesa (a 109,8 punti indice), perdendo 1,4 punti rispetto al trimestre precedente.
Secondo l’Iru, al di là della più generale situazione di incertezza economica, la dinamica dei contratti di trasporto su strada relativi a tratte nazionali si deve a una scarsa pressione sui prezzi. Da un lato i costi relativi ai contratti degli autisti risultano relativamente stabili, mentre quelli dei carburanti calano nella misura del 4,6%. Gli aumenti registrati, di contro, risultano tutti piuttosto contenuti: i pedaggi autostradali salgono dell’1,8%, i costi di manutenzione dello 0,5%, quelli degli pneumatici dello 0,6% e infine quelli assicurativi solo dell’1%.
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